Quali lingue si studiano alla facoltà di lingue?

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I corsi di laurea in Lingue prevedono lo studio di due lingue straniere. Il percorso LLT offre francese, inglese, spagnolo e tedesco. Il percorso LITI, dal 2020/2021, include anche il russo.
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Oltre le due lingue: un’immersione linguistica multiforme nei corsi di laurea

La scelta di un corso di laurea in Lingue apre le porte a un mondo di possibilità, un universo di suoni, grammatiche e culture diverse. Ma quali sono esattamente le lingue che si possono studiare? La risposta non è univoca e dipende dal percorso di studi scelto, offrendo un ventaglio di opportunità che si estende ben oltre le due lingue straniere previste come cardine del piano didattico.

I tradizionali percorsi di laurea in Lingue e Letterature Straniere (LLT) rappresentano un classico punto di partenza, solido e versatile. Qui, la scelta si concentra solitamente su un nucleo di lingue europee di primaria importanza: francese, inglese, spagnolo e tedesco. Queste rappresentano non solo strumenti comunicativi fondamentali in un mondo globalizzato, ma anche chiavi di accesso a ricche tradizioni letterarie, artistiche e culturali. Lo studio approfondito di due di queste lingue, con un approccio che va ben oltre la semplice competenza comunicativa, permette agli studenti di sviluppare capacità analitiche e interpretative di alto livello.

Negli ultimi anni, tuttavia, si è assistito a un’evoluzione dei curricula, tesa ad ampliare l’offerta e rispondere alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro e alla crescente consapevolezza della complessità linguistica del mondo. Un esempio significativo è rappresentato dal percorso di laurea in Lingue, Interpretazione e Traduzione (LITI), che, a partire dall’anno accademico 2020/2021, ha introdotto una novità significativa: l’inclusione del russo tra le lingue studiabili. Questa scelta, lungimirante e strategica, riflette l’importanza crescente della Federazione Russa nel panorama geopolitico ed economico internazionale, rendendo la conoscenza del russo un asset professionale di considerevole valore.

Ma la flessibilità non si ferma qui. Seppur centrati su un binomio linguistico principale, i corsi di laurea in Lingue spesso offrono la possibilità di approfondire altre lingue come moduli opzionali o attività extracurriculari. Questo consente agli studenti di personalizzare il proprio percorso di studi, ampliando le proprie competenze e acquisendo un profilo professionale ancora più competitivo. L’opportunità di integrare lo studio di lingue meno comuni, o di approfondire specifici aspetti linguistici, quali la linguistica computazionale o la traduzione specialistica, arricchisce ulteriormente la formazione e apre la strada a differenti sbocchi professionali.

In definitiva, la scelta di un corso di laurea in Lingue non si limita alla selezione di due lingue. È una scelta che apre la strada a un percorso formativo ricco e articolato, che offre strumenti e competenze preziose per affrontare le sfide di un mondo sempre più interconnesso e multilingue. La possibilità di ampliare le proprie conoscenze linguistiche, sia attraverso il percorso principale che con attività integrative, rappresenta un valore aggiunto fondamentale per la crescita personale e professionale dei laureati.