Quali tipi di miscugli è possibile separare mediante la tecnica della cromatografia?

2 visite

La cromatografia è una tecnica di separazione adatta a miscugli liquidi. Sfrutta la diversa affinità dei componenti del miscuglio per due fasi: una fase mobile (eluente) e una fase stazionaria (solido adsorbente). I componenti si distribuiscono tra queste fasi, permettendo la loro separazione in base alla diversa interazione.

Commenti 0 mi piace

Tipi di miscele separabili mediante cromatografia

La cromatografia è una tecnica analitica versatile utilizzata per separare e identificare i componenti di una miscela. È particolarmente adatta per miscele liquide, in cui i componenti hanno proprietà chimico-fisiche diverse.

La cromatografia sfrutta il principio della distribuzione differenziale dei componenti della miscela tra due fasi: una fase mobile e una fase stazionaria. La fase mobile è un fluido che scorre attraverso la fase stazionaria, mentre la fase stazionaria è un materiale solido o liquido immobilizzato.

I componenti della miscela interagiscono in modo diverso con le due fasi, e questa interazione determina la velocità con cui migrano all’interno della colonna cromatografica. I componenti che hanno maggiore affinità per la fase stazionaria si muoveranno più lentamente, mentre quelli che hanno maggiore affinità per la fase mobile si muoveranno più velocemente.

Grazie a questa diversa velocità di migrazione, i componenti della miscela vengono separati in bande distinte. Queste bande possono essere visualizzate su un grafico (cromatogramma) che rappresenta la concentrazione dei componenti in funzione del tempo o del volume eluito.

In base alla natura della fase stazionaria e della fase mobile utilizzata, esistono diversi tipi di cromatografia:

  • Cromatografia su colonna: la fase stazionaria viene impaccata in una colonna e l’eluente viene fatto scorrere attraverso di essa.
  • Cromatografia su strato sottile: la fase stazionaria viene applicata su una lastra di vetro o plastica e l’eluente viene fatto scorrere lungo di essa.
  • Cromatografia su carta: la fase stazionaria è costituita da carta e l’eluente viene fatto scorrere attraverso di essa per capillarità.
  • Cromatografia a gas: la fase mobile è un gas e la fase stazionaria è un liquido o un solido adsorbente.
  • Cromatografia liquida: la fase mobile è un liquido e la fase stazionaria è un liquido o un solido adsorbente.

La cromatografia può essere utilizzata per separare una vasta gamma di miscele, tra cui:

  • Composti organici: idrocarburi, alcoli, acidi carbossilici, ammine.
  • Sali inorganici: cationi e anioni.
  • Biomolecole: proteine, peptidi, acidi nucleici.
  • Miscele complesse: quali quelle presenti nei campioni biologici, alimentari o farmaceutici.

La tecnica cromatografica è uno strumento potente per l’analisi chimica, che consente di separare, identificare e quantificare i componenti di miscele complesse in modo rapido e preciso.