Qual è la femmina più bella?

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Utilizzando un algoritmo che considera proporzioni e tratti somatici, è stata stilata una classifica delle donne considerate più belle. In cima alla lista troviamo Bella Hadid, seguita da Beyoncé e Ariana Grande. Completano la top 8 Taylor Swift, Jourdan Dunn, Kim Kardashian, Deepika Padukone e HoYeon Jung.

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La bellezza, si sa, è negli occhi di chi guarda. Eppure, l’idea di quantificarla, di misurarla attraverso canoni estetici oggettivi, affascina da sempre. Un recente algoritmo, basato sull’analisi di proporzioni e tratti somatici, ha tentato di farlo, stilando una classifica delle donne considerate più vicine alla “perfezione” estetica. Il risultato? Un mix di volti noti del mondo dello spettacolo, icone di stile e bellezza che incarnano diversi canoni estetici.

In cima a questa particolare classifica troviamo la supermodella Bella Hadid, i cui lineamenti, secondo l’algoritmo, si avvicinano maggiormente alle proporzioni del “rapporto aureo”, un principio matematico spesso associato alla bellezza ideale. A seguire, Beyoncé, regina indiscussa della musica pop, la cui bellezza magnetica e carismatica continua a conquistare milioni di fan in tutto il mondo. Al terzo posto, un’altra icona pop, Ariana Grande, con i suoi grandi occhi e i lineamenti delicati.

La classifica prosegue con nomi altrettanto noti, a dimostrazione di come la bellezza possa declinarsi in molteplici forme. Troviamo la cantautrice Taylor Swift, con la sua bellezza classica e raffinata; la modella Jourdan Dunn, che incarna la forza e l’eleganza della bellezza afroamericana; Kim Kardashian, imprenditrice e influencer, simbolo di una bellezza più prorompente e sensuale; l’attrice indiana Deepika Padukone, con la sua bellezza esotica e magnetica; e infine HoYeon Jung, modella e attrice sudcoreana, volto fresco e rappresentativo di una bellezza orientale in continua ascesa.

È importante sottolineare come, al di là dei risultati di questo algoritmo, la bellezza rimanga un concetto soggettivo e fluido. Queste classifiche, pur basate su parametri matematici, non possono e non devono rappresentare uno standard assoluto. La vera bellezza, infatti, risiede nell’unicità di ogni individuo, nella sua espressività e nella sua capacità di irradiare luce propria, indipendentemente da canoni predefiniti. Questo algoritmo, dunque, più che definire la bellezza, ci offre uno spunto di riflessione sulla sua complessità e sulla sua perenne evoluzione, ricordandoci che la vera bellezza va ben oltre le misure e le proporzioni del viso.