Come capire se sono muchi da reflusso?

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Il reflusso gastroesofageo non sempre causa produzione di muco, ma in alcuni casi può provocare una persistente sensazione di catarro in gola. Questo fastidio, resistente ai tentativi di raschiamento, si manifesta come unostruzione a livello della faringe, alleviata solo da colpi di tosse ripetuti.

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Il Muco Ostinato: Segnale di Reflusso Nascosto?

Il reflusso gastroesofageo (RGE), un disturbo comune caratterizzato dal risalire del contenuto acido dello stomaco nell’esofago, è spesso associato a bruciore di stomaco e dolore toracico. Tuttavia, un sintomo meno conosciuto, ma altrettanto importante, è la presenza di muco persistente in gola. Questa manifestazione, spesso sottovalutata, può rappresentare un segnale significativo di RGE, soprattutto nelle sue forme più silenti.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il RGE non provoca sempre una produzione abbondante di muco visibile. La sensazione di catarro in gola, in questo caso, è subdola e difficile da distinguere da un comune raffreddore o da una semplice irritazione. Ciò che la differenzia è la sua ostinazione. A differenza del muco legato a un’infezione virale, quello associato al reflusso è spesso resistente ai tentativi di eliminazione tramite raschiamento. La sensazione è quella di un corpo estraneo, di un’ostruzione a livello della faringe, che crea un senso di disagio persistente e fastidioso.

Questa sensazione di “gola chiusa” è spesso alleviata solo da ripetuti colpi di tosse secca e stizzosa, un meccanismo difensivo del corpo che cerca di liberare le vie aeree dall’irritazione causata dall’acido che risale. La tosse, tuttavia, non risolve il problema alla radice, ma offre solo un sollievo temporaneo, portando spesso a un circolo vizioso di tosse e produzione di muco.

È importante sottolineare che la presenza di muco in gola non è, di per sé, diagnostica del RGE. Tuttavia, se questo sintomo si presenta in associazione ad altri segni, come bruciore di stomaco, acidità, eruttazioni frequenti, dolore toracico o difficoltà di deglutizione, è fondamentale consultare un medico. Una diagnosi accurata potrebbe essere effettuata attraverso esami specifici, come l’endoscopia digestiva alta, che permettono di valutare lo stato dell’esofago e di escludere altre patologie.

Ignorare questo sintomo potrebbe portare a complicazioni a lungo termine, come l’esofagite, l’infiammazione dell’esofago causata dall’esposizione prolungata agli acidi gastrici. Pertanto, se la sensazione di muco persistente in gola, associata o meno ad altri sintomi gastrointestinali, vi preoccupa, non esitate a rivolgervi al vostro medico curante. Una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato sono fondamentali per garantire il benessere e la qualità della vita.