Come restituire il contributo del decreto rilancio?

Ok, eccomi qui. Proviamo a dare una forma più “mia” a queste istruzioni, un po’ come se ve lo stessi raccontando davanti a un caffè.

Dunque, il contributo del Decreto Rilancio… mamma mia, che casino! Ricordo ancora quando è arrivato, sembrava una manna dal cielo, no? Ma poi, come spesso accade, ti ritrovi a fare i conti con la burocrazia quando devi restituirlo. Eh sì, perché magari la situazione è cambiata, o semplicemente non ti servono più quei soldi.

Allora, come si fa a restituire ‘sti benedetti soldi? Niente compensazione, tenetelo a mente. Dimenticatevi di fare giochini strani con altri pagamenti. Serve il modello F24 Elide, quello fatto apposta.

E qui viene il bello, anzi, il “meno bello”: i codici tributo. Chi se li ricorda? Io, figuriamoci! Per fortuna ci sono queste benedette risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate che ci vengono in soccorso. Mi pare che la prima sia la 37/E del 26 giugno 2020. Poi, se non sbaglio, c’è la 24/E del 12 aprile 2021 e un’altra ancora del 19 luglio 2021. Insomma, un bel po’ di numeri e date da tenere a mente. Non è che potrebbero semplificare un po’? Che ne so, un unico codice per tutto?

Una volta che avete recuperato tutti i codici giusti (armatevi di pazienza!), compilate l’F24 Elide e pagate. E ricordatevi, è un versamento spontaneo! Quindi, non aspettatevi solleciti o avvisi, siete voi che dovete prendere l’iniziativa. Un po’ come quando devi ricordarti di fare gli auguri alla zia per il compleanno, solo che qui si parla di soldi.

E a proposito di soldi, mi viene in mente un aneddoto… Una volta, per sbaglio, ho pagato un F24 con un codice tributo sbagliato. Che panico! Ho dovuto fare una richiesta di correzione, un’odissea. Quindi, mi raccomando, controllate bene tutto prima di dare l’ok.

Insomma, spero che queste mie “elucubrazioni” vi siano state utili. Certo, non sono un commercialista, eh! Però, almeno, ho cercato di spiegarvelo in modo semplice, come se fossimo qui a chiacchierare tra amici. In bocca al lupo con la restituzione del contributo! E ricordate: occhio ai codici tributo! 😉