Come si parcheggia una moto?

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Il Codice della Strada, allarticolo 157, stabilisce che moto e scooter, in sosta o fermata, devono posizionarsi il più vicino possibile al margine destro della strada. Il veicolo deve essere parallelo al bordo e orientato nel senso di marcia, a meno che non vi siano indicazioni specifiche contrarie.

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L’arte del parcheggio in due ruote: oltre il semplice “a destra”

Il Codice della Strada, all’articolo 157, lo impone con laconica chiarezza: moto e scooter, in sosta o fermata, devono occupare la posizione più vicina possibile al margine destro della carreggiata. Sembra semplice, una regola da imparare a memoria, ma il parcheggio di un veicolo a due ruote è ben più di un mero adempimento burocratico; è un’arte che richiede pratica, attenzione e una buona dose di sensibilità. “A destra” non basta.

La norma, infatti, specifica l’allineamento parallelo al bordo stradale e nel senso di marcia. Questa apparente ovvietà cela delle sfumature cruciali. Parcheggiare perfettamente paralleli, soprattutto in contesti urbani affollati, richiede una valutazione attenta dello spazio disponibile. Un centimetro di troppo a destra potrebbe impedire l’apertura di una portiera, mentre un centimetro di meno potrebbe lasciare la moto vulnerabile a urti o danni.

La sfida non si limita alla geometria. Bisogna considerare anche il contesto: il tipo di superficie (asfalto liscio, pavé sconnesso, terreno sterrato), la presenza di pendenze, la segnaletica orizzontale (strisce, marciapiedi rialzati) e la vicinanza ad altri veicoli. Una moto parcheggiata in discesa, senza l’ausilio di cavalletto laterale e bloccasterzo, potrebbe rotolare e causare incidenti. Allo stesso modo, una posizione troppo ravvicinata ad un’auto potrebbe causare danni durante le manovre di apertura delle portiere.

E poi c’è la questione della visibilità. Parcheggiare in una zona scarsamente illuminata o in un punto cieco aumenta il rischio di incidenti. La scelta del punto di sosta, quindi, deve ponderare anche l’aspetto della sicurezza.

Oltre alla normativa, dunque, entra in gioco una competenza pratica che si sviluppa con l’esperienza. La maestria nel parcheggio in moto implica una profonda conoscenza del proprio mezzo, della sua maneggevolezza e delle proprie capacità di guida. Significa saper valutare con precisione gli spazi, anticipare le eventuali difficoltà e reagire con prontezza a situazioni impreviste.

In conclusione, il parcheggio di una moto non è un semplice esercizio di routine, ma un’azione che richiede attenzione, abilità e rispetto del codice della strada e della sicurezza altrui. È un aspetto fondamentale della guida responsabile, un piccolo dettaglio che contribuisce a rendere le nostre strade più sicure e ordinate. Andare “a destra” è solo il primo passo di un processo più complesso e articolato.