Cosa dire quando si lascia il lavoro?

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Concludo la mia esperienza qui oggi, con la speranza di rincontrarvi presto. Non è un addio definitivo, ma un arrivederci. Auguro a tutti voi un futuro ricco di successi. Porterò con me il ricordo della vostra professionalità e, soprattutto, della vostra preziosa compagnia.

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L’arte del commiato: Cosa dire (e non dire) quando si lascia un lavoro

Lasciare un lavoro, che sia per una nuova opportunità, per una scelta di vita o per altre ragioni, è un momento delicato. Conclude un capitolo professionale e apre le porte a nuove esperienze. Gestire questo passaggio con grazia ed eleganza è fondamentale per mantenere buoni rapporti e preservare la propria reputazione. La frase di commiato “Concludo la mia esperienza qui oggi, con la speranza di rincontrarvi presto. Non è un addio definitivo, ma un arrivederci. Auguro a tutti voi un futuro ricco di successi. Porterò con me il ricordo della vostra professionalità e, soprattutto, della vostra preziosa compagnia” è un buon punto di partenza, ma può essere personalizzata e arricchita per renderla più efficace e memorabile.

Questo articolo esplora l’arte del commiato, offrendo spunti e consigli su cosa dire (e non dire) quando si lascia un lavoro, andando oltre le frasi di circostanza.

Oltre il “Arrivederci”: Personalizzare il messaggio

La frase di esempio è gentile e formale, adatta a diverse situazioni. Tuttavia, per renderla più personale e sincera, è utile aggiungere dettagli specifici. Ad esempio, si può menzionare un progetto significativo a cui si ha partecipato, un collega con cui si è instaurato un rapporto di fiducia o un’esperienza formativa particolarmente apprezzata. Questo dimostra gratitudine e lascia un ricordo positivo.

Esprimere gratitudine in modo concreto:

Invece di un generico “ringraziamento”, è più efficace menzionare specificamente cosa si apprezza dell’esperienza lavorativa conclusa. Si potrebbe ringraziare il mentore per la sua guida, il team per il supporto, l’azienda per le opportunità di crescita. La sincerità è la chiave: focalizzandosi su aspetti concreti, il messaggio risulta più autentico e meno generico.

Il tono giusto: professionalità e positività:

Anche se si lascia il lavoro per motivi di insoddisfazione, è importante mantenere un tono professionale e positivo. Evitare commenti negativi sull’azienda, sui colleghi o sul lavoro svolto. Concentrarsi sugli aspetti positivi e sulle esperienze formative acquisite. Questo dimostra maturità e professionalità.

Cosa evitare:

  • Pettegolezzi e lamentele: Il momento del commiato non è l’occasione per sfogare eventuali frustrazioni.
  • Eccessiva familiarità: Mantenere un tono professionale, anche con i colleghi con cui si ha un rapporto più informale.
  • Promesse vaghe: Evitare frasi come “ci rivedremo presto” se non si è realmente intenzionati a mantenere i contatti.

Il commiato come opportunità:

Lasciare un lavoro può essere un’opportunità per rafforzare la propria rete professionale. Oltre al messaggio di commiato, è utile considerare l’organizzazione di un piccolo evento informale, un caffè o un aperitivo, per salutare i colleghi e mantenere i contatti. LinkedIn è un’altra piattaforma utile per rimanere in contatto e condividere i propri successi futuri.

In conclusione, l’arte del commiato risiede nella capacità di esprimere gratitudine e positività, lasciando un ricordo professionale e duraturo. Un messaggio personalizzato, sincero e professionale è il modo migliore per concludere un capitolo lavorativo e aprirsi a nuove opportunità.