Cosa fare quando una persona non restituisce i soldi?

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Se il debitore non restituisce il denaro

In caso di mancato pagamento da parte del debitore, è possibile avviare unazione legale per recuperare il dovuto. Il tribunale può emettere un decreto esecutivo che consente al creditore di ottenere il pagamento, anche senza la collaborazione del debitore.

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Quando il “Ti restituisco presto” si trasforma in un’attesa infinita: Come agire quando qualcuno non restituisce i soldi

Capita a tutti. Un amico, un parente, un conoscente ci chiede un prestito, promettendo una restituzione rapida. Ci fidiamo, magari non formalizziamo l’accordo con un documento scritto, e passano i giorni, le settimane, i mesi… e i soldi non tornano. Quella promessa di “ti restituisco presto” si trasforma in un’eco lontana, lasciandoci con un senso di frustrazione e, spesso, un danno economico non indifferente. Cosa fare, quindi, quando ci si trova in questa scomoda situazione?

Affrontare la situazione con tatto (ma con fermezza): il primo passo

Prima di intraprendere azioni drastiche, è fondamentale cercare una soluzione amichevole. Un approccio gentile, ma fermo, è spesso la chiave. Magari la persona ha semplicemente dimenticato, o sta attraversando un periodo difficile. Ricordargli con tatto il debito, chiedendo un aggiornamento sulla situazione e proponendo un piano di rientro flessibile (rateizzazione, dilazione dei tempi) può portare a risultati inaspettati.

  • Ricorda i dettagli: Rinfresca la memoria del debitore ricordando l’importo, la data del prestito e l’accordo originale.
  • Sii empatico, ma diretto: Esprimi la tua comprensione per eventuali difficoltà, ma ribadisci l’importanza per te di riavere quei soldi.
  • Proponi un piano di rientro: Offri alternative, come la rateizzazione, per rendere il pagamento più sostenibile per il debitore.
  • Comunica in forma scritta: Anche una semplice email o un messaggio su WhatsApp che riassume l’accordo e il piano di rientro può avere valore probatorio in futuro.

Quando la diplomazia non basta: la messa in mora e le vie legali

Se nonostante i tuoi tentativi amichevoli la situazione non si sblocca, è necessario passare a un approccio più formale. Il primo passo è l’invio di una lettera di messa in mora. Questa lettera, preferibilmente inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (per avere una prova certa della ricezione), intima formalmente il debitore a saldare il debito entro un termine specifico (generalmente 15 giorni). La lettera deve contenere:

  • I tuoi dati: Nome, cognome, indirizzo.
  • I dati del debitore: Nome, cognome, indirizzo.
  • La descrizione del debito: Importo, data del prestito, causale (perché il denaro è stato prestato).
  • Il termine entro cui si richiede il pagamento: Indica un termine ragionevole per la restituzione del denaro.
  • L’avvertimento: Avverti che, in caso di mancato pagamento entro il termine indicato, sarai costretto ad adire le vie legali.

Se anche la messa in mora non sortisce effetto, non resta che valutare un’azione legale per il recupero del credito. Le opzioni principali sono:

  • Decreto ingiuntivo: È una procedura rapida ed economica che si basa su una prova scritta del debito (ad esempio, un contratto di prestito, una email, un bonifico bancario con causale esplicita). Il giudice emette un decreto che ordina al debitore di pagare.
  • Causa ordinaria: È una procedura più lunga e complessa, adatta quando non ci sono prove scritte del debito o quando ci sono contestazioni sulla sua esistenza o sull’importo.

Valutare la convenienza e i costi

Prima di intraprendere qualsiasi azione legale, è fondamentale valutare attentamente la convenienza economica. Un’azione legale comporta costi (avvocato, spese di tribunale) che potrebbero non essere giustificati se l’importo da recuperare è basso. Inoltre, bisogna considerare la solvibilità del debitore. Anche se si ottiene una sentenza favorevole, se il debitore non ha beni pignorabili, il recupero del credito potrebbe risultare impossibile.

Prevenire è meglio che curare: alcuni consigli per il futuro

Per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli come questa, ecco alcuni consigli:

  • Formalizza sempre i prestiti: Anche se si tratta di amici o parenti, redigi un contratto scritto che stabilisca l’importo, i termini di restituzione e gli interessi (se previsti).
  • Conserva le prove: Conserva le ricevute dei bonifici, le email, i messaggi WhatsApp che attestano il prestito.
  • Presta solo ciò che puoi permetterti di perdere: Considera il prestito come un investimento ad alto rischio. Se non puoi permetterti di perdere quei soldi, meglio evitare di prestarli.

In conclusione, recuperare un debito può essere un’esperienza frustrante e complessa. È importante agire con lucidità, valutando attentamente le diverse opzioni e i relativi costi. Un approccio proattivo e una buona dose di cautela possono aiutarti a evitare spiacevoli sorprese e a proteggere i tuoi interessi.