Cosa non fare se si ha l'artrosi?

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Lartrosi limita alcuni sport. Sono consigliati esercizi a basso impatto come camminata, bicicletta, yoga, stretching, nuoto e acquagym. Evita invece attività con salti, movimenti bruschi o sovraccarico articolare, come corsa e tennis.
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L’artrosi: un nemico silenzioso che richiede strategie intelligenti

L’artrosi, una malattia degenerativa delle articolazioni, colpisce milioni di persone in tutto il mondo, limitando la mobilità e compromettendo la qualità della vita. La sua insidiosità risiede nella progressione lenta ma inesorabile, che spesso porta a sottovalutare l’importanza di una gestione attenta e consapevole. Ma cosa significa realmente “gestire” l’artrosi? Significa soprattutto sapere cosa non fare, per evitare di aggravare la situazione e preservare il più possibile la funzionalità articolare.

Molti pazienti, spinti dal desiderio di mantenere uno stile di vita attivo, commettono l’errore di sottovalutare i limiti imposti dalla malattia. L’attività fisica è fondamentale, ma deve essere scelta con cura e attenzione. Dimenticatevi dunque di sport ad alto impatto, quelli che prevedono salti improvvisi, cambi di direzione repentini e sovraccarico articolare. La corsa, il tennis, il basket, ma anche la pallavolo e lo squash, sebbene appaganti, rappresentano un vero e proprio nemico per le articolazioni già sofferenti. I continui microtraumi, infatti, accelerano il processo degenerativo, portando ad un peggioramento del dolore e della funzionalità articolare. Anche gli sport di contatto, dove il rischio di traumi diretti è elevato, sono da evitare.

Ma questo non significa rinunciare al movimento! Al contrario, l’attività fisica adattata è un pilastro fondamentale nella gestione dell’artrosi. La chiave è scegliere esercizi a basso impatto, che non sollecitino eccessivamente le articolazioni. Ecco alcuni esempi:

  • Camminata: Un’attività semplice, accessibile a tutti e con un impatto minimo sulle articolazioni. È importante mantenere un ritmo costante e moderato, evitando sforzi eccessivi.
  • Ciclismo: Un’ottima alternativa alla camminata, soprattutto per chi ha problemi alle ginocchia o alle anche. La posizione seduta alleggerisce il peso sulle articolazioni.
  • Nuoto e Acquagym: L’acqua, grazie alla sua galleggiabilità, riduce significativamente l’impatto sulle articolazioni, permettendo di svolgere esercizi di potenziamento muscolare senza sovraccaricarle.
  • Yoga e Stretching: Queste discipline migliorano la flessibilità, la mobilità articolare e la forza muscolare, contribuendo a stabilizzare le articolazioni e a ridurre il dolore. È fondamentale, però, eseguire gli esercizi con attenzione e gradualità, evitando posizioni che possano provocare dolore.

In definitiva, la gestione dell’artrosi richiede un approccio personalizzato e consapevole. L’ascolto del proprio corpo, unito alla scelta di attività fisica adatta e alla consulenza di un medico specialista o di un fisioterapista, sono fondamentali per rallentare la progressione della malattia e mantenere una buona qualità di vita. Ricordate: prevenire è meglio che curare, e nel caso dell’artrosi, la scelta delle attività fisiche è un aspetto cruciale di questa prevenzione attiva.