Cosa prendere al posto del gastroprotettore?

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Per alleviare gastrite e reflusso, si possono considerare alternative naturali come bicarbonato e alginato. Il bicarbonato contrasta lacidità nello stomaco, offrendo un sollievo immediato. Lalginato, invece, forma una barriera protettiva, impedendo allacido di risalire nellesofago. Entrambi agiscono con meccanismi differenti per gestire i sintomi.

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Oltre il gastroprotettore: alternative naturali per contrastare gastrite e reflusso

La gastrite e il reflusso gastroesofageo sono disturbi comuni che affliggono milioni di persone, spesso alleviati con l’assunzione di farmaci gastroprotettori. Tuttavia, per chi desidera esplorare soluzioni alternative o integrare la terapia farmacologica con approcci naturali, esistono opzioni valide, seppur con limiti e necessità di cautela. In questo articolo esploreremo due rimedi naturali: il bicarbonato di sodio e l’alginato di sodio.

Il bicarbonato di sodio, un composto alcalino ampiamente disponibile, agisce neutralizzando l’acidità gastrica. Il suo meccanismo d’azione è semplice ed immediato: reagendo con l’acido cloridrico presente nello stomaco, forma acqua e sale, diminuendo così il pH e alleviando la sensazione di bruciore e dolore tipici della gastrite e del reflusso. L’effetto è rapido, offrendo un sollievo temporaneo. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l’utilizzo del bicarbonato non deve essere prolungato nel tempo né eccessivo. Un abuso potrebbe infatti causare un aumento del pH gastrico oltre i livelli fisiologici, con conseguenti problemi digestivi e alterazioni dell’equilibrio elettrolitico. È inoltre sconsigliato in caso di ipertensione o insufficienza renale.

Un’alternativa più raffinata e meno aggressiva è l’alginato di sodio. Questo polisaccaride, derivato dalle alghe brune, funziona in modo diverso dal bicarbonato. Non neutralizza l’acidità, ma crea una barriera fisica, una sorta di “tappo” gelatinoso sulla superficie del contenuto gastrico. Questa barriera impedisce al reflusso acido di risalire nell’esofago, proteggendo la mucosa esofagea dall’irritazione. L’alginato di sodio, rispetto al bicarbonato, offre un’azione più mirata e prolungata nel tempo, limitando gli effetti collaterali. Anche in questo caso, però, è bene consultare il medico prima di un uso prolungato, soprattutto in presenza di altre patologie.

È importante ricordare che né il bicarbonato né l’alginato di sodio sono soluzioni definitive per la gastrite e il reflusso. Questi rimedi naturali possono offrire un sollievo sintomatico temporaneo, ma non curano le cause sottostanti dei disturbi. Se i sintomi persistono o si aggravano, è fondamentale consultare un medico o uno specialista gastroenterologo per una diagnosi accurata e un piano terapeutico appropriato. L’automedicazione, anche con rimedi naturali, può essere pericolosa e ritardare la diagnosi e la cura di patologie più serie.

In conclusione, il bicarbonato e l’alginato di sodio rappresentano opzioni aggiuntive, da valutare attentamente e sotto stretto controllo medico, per alleviare i sintomi di gastrite e reflusso. Tuttavia, non devono essere considerati sostitutivi di una corretta diagnosi e di un trattamento medico adeguato. Un approccio integrato, che coniuga stile di vita sano, dieta equilibrata e, se necessario, terapia farmacologica, rimane la strategia più efficace per la gestione di questi disturbi.