Cosa rientra nei 3000 euro di fringe benefit?

Fringe benefit: cosa rientra nei 3000 euro esenti da tassazione?

I fringe benefit, o benefici in natura, sono una forma di retribuzione non monetaria che viene fornita dal datore di lavoro al dipendente. Rientrano in questa categoria beni e servizi che non concorrono alla formazione del reddito imponibile fino a una soglia di 3000 euro annui.

A partire dal 2024, la soglia di esenzione sarà portata a 1000 euro per i dipendenti senza figli a carico e a 2000 euro per i dipendenti con figli a carico.

Tra i fringe benefit che rientrano in questa soglia di esenzione figurano:

• Buoni pasto: buoni che possono essere utilizzati per l’acquisto di pasti presso ristoranti o mense aziendali.
• Assistenza sanitaria: assicurazioni mediche, dentistiche o oculistiche fornite dal datore di lavoro.
• Auto aziendale: messa a disposizione di un’auto per uso personale o professionale.
• Alloggi aziendali: fornitura di un alloggio per uso residenziale.
• Asilo nido: contributo alle spese sostenute per l’iscrizione a un asilo nido o micronido.
• Formazione e corsi di aggiornamento: corsi e seminari a cui il dipendente viene iscritto dal datore di lavoro per migliorare le sue competenze professionali.
• Benefit tecnologici: computer, smartphone o tablet forniti dal datore di lavoro per lo svolgimento delle attività lavorative.
• Servizi di welfare: convenzioni con palestre, centri sportivi o università, che permettono al dipendente di accedere a servizi a prezzi agevolati.

È importante sottolineare che i fringe benefit eccedenti la soglia di esenzione concorrono alla formazione del reddito imponibile del dipendente. Pertanto, è fondamentale per i datori di lavoro tenere traccia dei benefici erogati ai dipendenti al fine di garantire il corretto adempimento degli obblighi fiscali.