Da quando ho smesso di fumare sto peggio.?

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Smettere di fumare può inizialmente causare malessere fisico e psicologico. La sindrome da astinenza si manifesta con sintomi come irritabilità, difficoltà di concentrazione, insonnia, aumento dellappetito e un intenso desiderio di nicotina. Questi disturbi sono temporanei e tendono a risolversi entro qualche settimana o pochi mesi.

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“Da quando ho smesso di fumare sto peggio?”: La verità dietro il malessere iniziale e come superarlo

“Da quando ho smesso di fumare sto peggio.” Quante volte questa frase risuona nella mente di chi sta affrontando la difficile sfida di abbandonare la nicotina? Sembra un paradosso: rinunciare a qualcosa di dannoso dovrebbe automaticamente portare a un miglioramento. Invece, spesso, l’inizio è tutt’altro che rose e fiori. Ma perché?

La risposta risiede nella complessa reazione del nostro organismo alla brusca interruzione dell’apporto di nicotina, la sostanza che crea dipendenza nel tabacco. Il corpo, abituato ad una costante dose di questa sostanza stimolante, reagisce con una serie di sintomi fisici e psicologici che nel complesso vengono definiti sindrome da astinenza.

Immaginate di togliere improvvisamente un sostegno a una struttura precaria. La struttura, abituata al supporto, vacilla e mostra segni di instabilità. Allo stesso modo, il nostro corpo, privato della nicotina, reagisce manifestando una serie di disturbi, tra cui:

  • Irritabilità e sbalzi d’umore: La mancanza di nicotina può scatenare un’ondata di nervosismo, frustrazione e persino aggressività. La pazienza sembra diminuire drasticamente e anche le piccole contrarietà possono apparire insormontabili.
  • Difficoltà di concentrazione: La mente sembra annebbiata, incapace di focalizzarsi su un singolo compito. La memoria può vacillare e la produttività crolla.
  • Insonnia e disturbi del sonno: Addormentarsi diventa un’impresa, il sonno è disturbato e spesso ci si sveglia stanchi e demotivati.
  • Aumento dell’appetito e aumento di peso: La nicotina sopprime l’appetito, quindi la sua assenza può portare ad un aumento della fame e, di conseguenza, ad un incremento del peso corporeo. Questa è una delle paure più comuni tra chi smette di fumare.
  • Intenso desiderio di nicotina (craving): L’irresistibile voglia di fumare è forse il sintomo più difficile da gestire. Il craving può manifestarsi improvvisamente, innescato da particolari situazioni o ricordi, e può sembrare insopportabile.

È importante sottolineare che questi disturbi sono temporanei. La sindrome da astinenza è un ostacolo che, sebbene impegnativo, può essere superato. La durata e l’intensità dei sintomi variano da persona a persona, a seconda del grado di dipendenza, della predisposizione individuale e del metodo utilizzato per smettere di fumare. Generalmente, i sintomi raggiungono il picco nei primi giorni o settimane, per poi attenuarsi gradualmente nel giro di qualche settimana o pochi mesi.

Come affrontare il malessere iniziale e superare la sindrome da astinenza?

La chiave del successo risiede nella preparazione e nell’adozione di strategie efficaci:

  • Cercare supporto: Parlare con amici, familiari o partecipare a gruppi di sostegno può fare la differenza. Condividere le proprie difficoltà con persone che hanno vissuto o stanno vivendo la stessa esperienza può fornire motivazione e consigli utili.
  • Ricorrere a terapie sostitutive della nicotina (NRT): Cerotti, gomme da masticare, pastiglie o inalatori a base di nicotina possono aiutare a ridurre i sintomi dell’astinenza fornendo una dose controllata di nicotina, che viene poi gradualmente diminuita.
  • Farmaci su prescrizione: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci specifici per aiutare a smettere di fumare, agendo sui recettori della nicotina nel cervello.
  • Adottare uno stile di vita sano: Un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura, l’attività fisica regolare e un adeguato riposo notturno possono contribuire a ridurre i sintomi dell’astinenza e migliorare l’umore.
  • Trovare alternative al fumo: Individuare attività che possano distrarre dal desiderio di fumare, come fare una passeggiata, leggere un libro, ascoltare musica o dedicarsi a un hobby, è fondamentale.
  • Evitare le situazioni a rischio: Riconoscere le situazioni che scatenano il desiderio di fumare e cercare di evitarle, almeno nelle prime settimane, può essere utile.
  • Essere pazienti e indulgenti con se stessi: È importante ricordare che smettere di fumare è una sfida impegnativa e che ricadute occasionali non devono essere interpretate come un fallimento, ma come un’opportunità per imparare dagli errori e ripartire con maggiore determinazione.

“Da quando ho smesso di fumare sto peggio?” Sì, è possibile che inizialmente sia così. Ma è un malessere temporaneo, un prezzo da pagare per riappropriarsi della propria salute e libertà. Con la giusta preparazione, il supporto adeguato e tanta determinazione, è possibile superare la sindrome da astinenza e godere dei benefici a lungo termine di una vita senza fumo. Ricordate: la ricompensa finale è una vita più lunga, più sana e più felice.