Dove vanno messe le piastrelle in cucina?

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Per una cucina standard, laltezza ideale del piano di lavoro è di 90 cm. Le piastrelle a rivestimento, quindi, dovrebbero iniziare tra gli 85 e i 145 cm, garantendo una parte discreta sotto il piano e la restante ben visibile.

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L’altezza ideale delle piastrelle in cucina: un equilibrio tra funzionalità ed estetica

La scelta delle piastrelle per la cucina non si limita alla selezione di colori e materiali, ma coinvolge anche un aspetto cruciale spesso sottovalutato: il posizionamento. Dove vanno collocate le piastrelle per ottenere un risultato armonioso e pratico? L’altezza a cui vengono posate, infatti, influenza sia l’estetica dell’ambiente che la sua funzionalità.

Parlando di una cucina standard, con un’altezza del piano di lavoro generalmente fissata a 90 cm, la collocazione ideale delle piastrelle a rivestimento si situa in un range compreso tra gli 85 e i 145 cm. Questa fascia di altezza permette di raggiungere un equilibrio ottimale tra protezione e stile.

Partiamo dalla parte inferiore: lasciare un piccolo spazio libero tra il piano di lavoro e l’inizio del rivestimento, circa 5 cm, evita che le piastrelle vengano costantemente esposte a schizzi e urti derivanti dalle attività culinarie. Questa soluzione, oltre a preservare l’integrità delle piastrelle stesse, facilita la pulizia, evitando l’accumulo di sporco e residui alimentari nelle fughe. Inoltre, un piccolo distacco visivo tra piano e rivestimento alleggerisce l’insieme, rendendolo più arioso.

La parte superiore del rivestimento, invece, rappresenta l’elemento di maggiore impatto visivo. Estendendo le piastrelle fino a circa 145 cm si garantisce una protezione adeguata della parete da schizzi e vapori, soprattutto nella zona dietro i fornelli e il lavello. Questa altezza, inoltre, offre la possibilità di creare interessanti giochi di colore e texture, utilizzando magari piastrelle decorate o di formati differenti per dare personalità alla cucina.

È importante sottolineare che questi valori sono indicativi e possono variare in base alle specifiche esigenze e alle caratteristiche dell’ambiente. Ad esempio, in presenza di pensili bassi, potrebbe essere opportuno alzare leggermente l’inizio del rivestimento per mantenere un’adeguata proporzione. Allo stesso modo, in una cucina con soffitti particolarmente alti, si potrebbe optare per un rivestimento più esteso, creando un effetto di maggiore ampiezza.

In definitiva, la scelta dell’altezza delle piastrelle in cucina non è una questione puramente estetica, ma un’attenta valutazione di fattori pratici e stilistici. Un’analisi accurata dello spazio, unita ad una consapevole selezione di materiali e colori, permetterà di ottenere un risultato finale armonioso, funzionale e di grande impatto visivo. Un consiglio? Prima di procedere con la posa, è sempre utile simulare l’altezza del rivestimento con del nastro adesivo di carta, per valutare l’effetto finale e apportare eventuali modifiche.