Il latte fa bene o male a chi soffre di gastrite?

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Il latte, per chi soffre di gastrite, è sconsigliato. Il suo alto contenuto di calcio stimola la produzione di gastrina, ormone che incrementa la secrezione di acido gastrico, peggiorando linfiammazione. È quindi preferibile evitarne il consumo.

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Latte e Gastrite: Un’Alleanza Impossibile?

La gastrite, infiammazione della mucosa gastrica, rappresenta un disturbo comune che affligge milioni di persone. Tra le tante domande che sorgono in chi ne soffre, una delle più frequenti riguarda il consumo di latte. Credevano forse le nostre nonne, dispensatrici di rimedi tradizionali, di fare del bene offrendo una tazza di latte caldo? La risposta, purtroppo, è più complessa di un semplice sì o no, e la verità, spesso, si trova in una sfumatura di grigio.

La credenza popolare vuole che il latte, con le sue proprietà lenitive apparenti, possa alleviare i sintomi della gastrite. In realtà, questa convinzione risulta spesso errata, se non addirittura dannosa. Il motivo risiede nella composizione chimica del latte stesso, e in particolare nel suo contenuto di calcio.

Questo minerale, seppur essenziale per la salute ossea, gioca un ruolo controproducente nei soggetti affetti da gastrite. Il calcio, infatti, stimola la produzione di gastrina, un ormone fondamentale nella regolazione della secrezione di acido cloridrico nello stomaco. Un aumento della gastrina comporta un aumento della produzione di acido gastrico, il quale, a sua volta, esacerba l’infiammazione già presente nella mucosa gastrica, peggiorando i sintomi della gastrite e prolungando il periodo di sofferenza. Bruciore di stomaco, senso di pesantezza, nausea e dolori addominali potrebbero quindi intensificarsi dopo l’assunzione di latte.

È importante precisare che la reazione individuale al latte può variare. Alcuni individui potrebbero tollerarlo meglio di altri, ma la raccomandazione generale per chi soffre di gastrite è quella di evitare il consumo di latte vaccino, soprattutto se non trattato termicamente (latte crudo). Le proteine del latte, inoltre, possono ulteriormente irritare la mucosa infiammata.

In alternativa al latte vaccino, si potrebbero considerare latti vegetali come quello di soia, di riso o di avena, ma sempre con cautela e attenzione alle reazioni individuali. È fondamentale, in ogni caso, consultare il proprio medico o un gastroenterologo. Essi sapranno valutare la gravità della gastrite, le sue cause sottostanti e suggerire la dieta più adatta, includendo o escludendo il latte o altri alimenti in base alle specifiche esigenze del paziente. Un’alimentazione corretta, associata a eventuali terapie farmacologiche, rappresenta infatti la chiave per la gestione efficace della gastrite e il ripristino della salute del tratto gastrointestinale. Non affidatevi ai rimedi della nonna senza un consulto medico professionale; la salute del vostro stomaco è troppo preziosa.