Quanto deve bere un anziano di 90 anni?

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Lapporto idrico giornaliero consigliato per una persona di 90 anni senza patologie specifiche è di circa 1,5 litri.

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L’importanza dell’idratazione per i novantenni: 1,5 litri al giorno, ma con attenzione

L’età avanza, le abitudini cambiano e anche il corpo richiede attenzioni diverse. Un aspetto spesso sottovalutato, ma di fondamentale importanza per la salute dei novantenni, è la corretta idratazione. Mantenere un adeguato apporto idrico è cruciale per il benessere generale, contribuendo al corretto funzionamento di organi vitali, al mantenimento dell’equilibrio elettrolitico e alla prevenzione di diverse problematiche.

Generalmente, per un anziano di 90 anni senza particolari patologie, si raccomanda un’assunzione di circa 1,5 litri di liquidi al giorno. Questo valore, tuttavia, non rappresenta una regola assoluta e può variare in base a diversi fattori individuali. Il clima, il livello di attività fisica, l’eventuale assunzione di farmaci e la presenza di specifiche condizioni di salute, come problemi renali o cardiaci, possono influenzare il fabbisogno idrico.

È fondamentale, quindi, non affidarsi a generiche indicazioni, ma consultare il medico curante per una valutazione personalizzata. Sarà lui a stabilire la quantità di liquidi ideale, tenendo conto del quadro clinico specifico del paziente.

Oltre alla quantità, è importante considerare anche la qualità dei liquidi assunti. L’acqua rappresenta la scelta migliore, preferibilmente a basso contenuto di sodio. Si possono integrare anche tisane, infusi di frutta, brodi vegetali e succhi di frutta senza zuccheri aggiunti. È invece consigliabile limitare il consumo di bevande zuccherate e gassate, nonché di alcolici.

Un aspetto critico nell’idratazione degli anziani è la riduzione del senso della sete. Spesso, infatti, non avvertono lo stimolo a bere anche quando il corpo ne ha bisogno. Per ovviare a questo problema, è utile adottare alcune strategie, come:

  • Stabilire un programma di idratazione: bere a intervalli regolari durante la giornata, anche in assenza di sete.
  • Tenere sempre a portata di mano una bottiglia d’acqua: renderla visibile può incoraggiare a bere più frequentemente.
  • Consumare frutta e verdura ricche di acqua: anguria, melone, cetrioli e pomodori contribuiscono all’apporto idrico giornaliero.
  • Monitorare il colore delle urine: un colore giallo paglierino indica una buona idratazione, mentre un colore più scuro può segnalare disidratazione.

In conclusione, garantire una corretta idratazione ai novantenni è un gesto di cura fondamentale per il loro benessere. Un’assunzione di circa 1,5 litri di liquidi al giorno, adattata alle esigenze individuali e accompagnata da un’alimentazione equilibrata, può contribuire a mantenere una buona salute e a prevenire diverse complicanze. Il consiglio del medico, in questo come in altri ambiti della salute, rimane il punto di riferimento imprescindibile.