Quanto dura la protezione di un marchio?

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Cavolo, dieci anni volano! Sembra ieri che ho registrato il mio marchio e già devo pensare al rinnovo. Per fortuna ci avvisano con un anno di anticipo, così posso organizzarmi per tempo e non rischiare di perdere la protezione. È un impegno, ma fondamentale per tutelare il mio lavoro e la mia creatività. Meno male che esiste questa possibilità!

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Dieci anni?! Dieci anni. Davvero? Sembra ieri… Ricordo ancora l’emozione, la scartoffie, la sensazione di aver finalmente messo un sigillo, un’impronta sulla mia idea. Sul mio marchio. E adesso… tocca rinnovare. Un po’ come una patente, no? Solo che questa è la patente del mio lavoro, della mia passione. Dieci anni volano, accidenti se volano. Mi sembra assurdo. Quasi un po’… ingiusto? Tutto questo impegno, tutta questa dedizione, cristallizzati in un logo, in un nome, e poi puff… devi ricominciare da capo con la burocrazia. Ma forse è giusto così. D’altronde, anche le cose più belle hanno bisogno di essere curate, innaffiate, rinnovate. Come una pianta. Come il mio piccolo bonsai che ho sulla scrivania. Lo curo con amore, lo poto, lo concimo… e lui rinasce ogni primavera. Forse è anche questo il senso del rinnovo del marchio. Una rinascita. Un nuovo inizio. Mi ricordo bene quando un amico, Marco, perse il suo marchio per non averlo rinnovato. Che disastro! Dovette ricominciare tutto daccapo, nuovo logo, nuova registrazione… Un incubo. Non voglio che mi succeda la stessa cosa. Ho investito troppo, ci credo troppo. Per fortuna ci avvisano un anno prima. Un anno intero! Diciamo che è tempo sufficiente, no? Per organizzarsi, per non farsi trovare impreparati. Insomma, dieci anni. Non sono pochi. Eppure sembrano un soffio. Chissà dove sarò tra altri dieci anni… Che cosa avrò creato? Che cosa avrò protetto? Boh… L’importante è esserci. E rinnovare. Sempre. Come una promessa. A me stessa e al mio lavoro.