Quanto spazio deve esserci tra cucina e tavolo?

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Per garantire unagevole circolazione in cucina, si consiglia di lasciare almeno 120 cm tra il tavolo e qualsiasi ostacolo, come una parete o un mobile. Questo spazio permette a una persona di camminare frontalmente dietro un individuo seduto al tavolo senza difficoltà.

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L’arte dello spazio: la distanza perfetta tra cucina e tavolo da pranzo

La cucina, cuore pulsante di ogni casa, è spesso teatro di una frenetica attività: preparazione dei pasti, conversazioni animate, e, non ultimo, la circolazione di persone tra fornelli, lavandini e tavolo da pranzo. Un elemento spesso sottovalutato, ma cruciale per l’efficienza e il comfort di questo ambiente, è la distanza tra la zona cottura e il tavolo. Scegliere la misura giusta non è solo questione di estetica, ma di funzionalità e sicurezza.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non esiste una regola rigida e immutabile. La distanza ideale varia in base a diversi fattori: le dimensioni della cucina, la forma del tavolo, il numero di commensali abituali e, soprattutto, il tipo di flusso di persone che si prevede. Tuttavia, una buona linea guida generale suggerisce di mantenere almeno 120 centimetri di spazio libero tra il tavolo e qualsiasi ostacolo, inclusi mobili, pareti e naturalmente, gli elementi della zona cottura come il piano di lavoro o il frigorifero.

Questa misura, non casuale, permette una agevole circolazione. Immaginate una scena tipica: una persona è seduta al tavolo, magari intenta a conversare, mentre un’altra deve accedere alla cucina per recuperare le posate o sparecchiare. Con 120 cm di spazio, il passaggio avviene senza ostacoli, evitando spiacevoli contatti o la necessità di manovre complicate. Questo spazio garantisce non solo comfort, ma anche sicurezza, soprattutto in presenza di bambini o persone anziane.

Tuttavia, 120 centimetri rappresentano un minimo. In cucine ampie, è preferibile incrementare questa distanza, creando un vero e proprio corridoio di passaggio che facilita il movimento e previene incidenti. In ambienti più ristretti, invece, potrebbe essere necessario ricorrere a soluzioni creative, come l’utilizzo di tavoli pieghevoli o allungabili che, all’occorrenza, riducono l’ingombro.

L’organizzazione dello spazio è fondamentale. Posizionare il tavolo in un punto strategico, valutando attentamente il flusso di persone e la vicinanza agli elementi della cucina, può fare la differenza tra una zona conviviale efficiente e un ambiente caotico e stressante. Considerare anche l’apertura delle ante dei mobili: assicurarsi che la distanza permetta l’apertura completa senza interferire con il passaggio o con le sedie del tavolo.

In conclusione, la distanza tra cucina e tavolo da pranzo non è un dettaglio trascurabile. Una attenta pianificazione, che tenga conto delle esigenze specifiche della propria abitazione e delle abitudini familiari, contribuirà a creare una cucina funzionale, sicura ed esteticamente gradevole, dove la preparazione dei pasti e la condivisione del cibo diventano un’esperienza piacevole e rilassante.