Qual è il sinonimo di bugiardo?

49 visite

"Per chi 'dice bugie o non risponde alle promesse', i sinonimi più comuni sono: falso, inattendibile, insincero e menzognero. Alternativamente, si possono usare termini come infido o ingannatore."

Commenti 0 mi piace

Qual è un sinonimo di bugiardo? Alternative e significati simili a bugiardo?

Mmmh, “bugiardo”… che parola brutta, no? Mi viene in mente subito “falso”, un termine che mi sembra più neutro, meno accusatorio. Ricordo una volta, il 15 agosto 2022 a casa di mia zia, mio cugino, un tipo davvero… inaffidabile, aveva promesso di aiutarla a sistemare il giardino e poi niente, sparito. L’ho chiamato “inaffidabile”, più che bugiardo, perché forse aveva solo rimandato, ma la promessa era rimasta tale.

“Insincero” è un’altra opzione, più elegante forse. Penso all’ex di una mia amica, tutto sorrisi e parole mielose, che poi si rivelò un vero… truffatore, lì sì, il termine bugiardo calzava a pennello, ma “insincero” rende meglio l’idea del suo modo di fare, tutto fumo e niente arrosto, senza arrivare alla condanna diretta.

Poi ci sono parole più forti, come “mendace” o “menzognero”. Sono parole che userei solo se sono proprio sicura, perché pesano tanto. Ricordo un caso su un forum online, qualcuno che aveva inventato tutta una storia per ottenere soldi, era davvero grave. In quel caso, “mendace” era perfetto. Al contrario, “sincero”, “credibile”, sono l’opposto, l’ideale.

Sinonimi di bugiardo: falso, inattendibile, insincero, mendace, menzognero, doppio, fallace, illusorio, infido, ingannatore, ingannevole, sleale.

Antinomi di bugiardo: attendibile, credibile, sincero, verace, veritiero, vero.

Come si definisce una persona bugiarda?

Chiamare un bugiardo una persona? Ma dai, è troppo semplice! È come dire che il mare è bagnato! Preferisco definirlo un “artista del travisamento della realtà”, un vero e proprio “mago della mistificazione”! Un “fabbricatore di mondi paralleli”, dove il 2+2 fa 5, e le mucche volano.

  • Livello base: Un semplice “falsario”, un “mitomane” che spara cavolate a raffica. Tipo mio zio Tonino che dice di aver visto un canguro a Venezia.
  • Livello avanzato: Un “maestro della mistificazione”, un “architetto di illusioni”, capace di farti credere che i gatti sono cani. Un po’ come quel mio amico che ha raccontato di aver vinto la lotteria.
  • Livello dio: Un “demiurgo della menzogna”, uno che crea realtà alternative così convincenti che ti fai domande sull’esistenza stessa. Ah, dimenticavo, l’ho conosciuto a una festa in maschera lo scorso anno! Era travestito da… Napoleone!

Sai, a volte penso che la bugia sia un’arte. Un’arte oscura, certo, ma un’arte lo stesso. Un po’ come la cucina molecolare, ma con meno sapore. E molto più condimento di menzogne. Ah, e se vuoi un consiglio, stai lontano da quelli che promettono montagne d’oro… a meno che tu non sia un geologo, magari!

I bugiardi sono come gli unicorni: esistono, ma solo nelle storie. Ok, a parte mio zio Tonino e quel mio “amico” che ha vinto alla lotteria… Ma loro sono casi speciali!

Come si chiama chi dice bugie?

Era l’estate del 2021, a Napoli, caldo afoso. Stavo prendendo un caffè al Gambrinus, tavolino fuori, cercando un po’ di refrigerio. Ricordo il sudore che mi colava sulla schiena, nonostante stessi immobile. Al tavolo accanto un tizio, giacca e cravatta nonostante il solleone, raccontava storie assurde. Investimenti milionari, cene con personaggi famosi, ville sparse per il mondo. Sentivo distintamente l’odore di pesce fritto provenire dal vicoletto di fianco, un contrasto bizzarro con le sue parole altisonanti. Pensai subito: ecco un bel fanfarone.

Poi mia zia, che ha sempre avuto un debole per il gossip, mi raccontò di una sua amica, caduta vittima di un imbroglione che le aveva promesso la luna. Questa donna, ingenua, gli aveva affidato tutti i suoi risparmi, finendo sul lastrico. A pensarci bene, anche quel tipo al Gambrinus sembrava un millantatore. Magari un vero truffatore, chissà.

Un’altra volta, a scuola, un compagno di classe si inventò di aver scalato il K2. Lo guardai incredulo: era palesemente un mentitore. Tutti sapevamo che passava l’estate a giocare ai videogiochi. Per giorni lo chiamammo ballista, poi la cosa si spense. Ci sono tanti modi per dire bugiardo, insomma. Ogni sfumatura ha la sua parola.

  • Bugiardo: termine generico, neutro.
  • Mentitore: sinonimo di bugiardo, forse più formale.
  • Ballista: indica chi dice bugie per gioco, senza troppa malizia.
  • Fanfarone: chi si vanta, esagera, racconta frottole per apparire importante.
  • Millantatore: simile al fanfarone, si attribuisce meriti che non ha.
  • Imbroglione/Truffatore: chi dice bugie per interesse personale, per ottenere qualcosa.
  • Mitomane: chi inventa storie patologicamente, credendoci lui stesso.
  • Lingua biforcuta (spreg.): chi dice bugie subdole, pericolose.
  • Vendifrottole/Vendifumo: chi racconta storie inverosimili, per illudere o ingannare.
  • Impostore: chi finge di essere qualcun altro per trarre profitto.
  • Simulatore: chi finge stati d’animo o malattie.

Ricordatevi: la sfumatura è tutto.

Qual è il sinonimo di abile?

Ahahah, “abile”? Ma che domanda è?! È come chiedere il sinonimo di “figo”! Dipende dal contesto, eh! Se parliamo di un chirurgo che opera a cervello aperto mentre fa un sudoku, diciamo “provetto”, tipo un maestro ninja della bisturi. Se invece parliamo di mio zio che aggiusta il rubinetto con un pezzo di chewingum e un cacciavite arrugginito, “pratico” è la parola giusta. Un vero MacGyver del tubo!

  • Provetto: per i fenomeni, i mostri sacri, i geni incompresi.
  • Bravo: per quelli che si impegnano, diciamo. Non è che siano dei mostri, ma ci provano!
  • Capace: per quelli che, diciamo, “se la cavano”.
  • Esperto: per chi ha visto tanti gatti. E sì, anche questo conta.

Se proprio devi essere preciso, usa un dizionario, eh! Io sto preparando la cena, ho la pasta che scotta! A proposito, ieri ho fatto la carbonara, una bomba atomica di sapore! Mia nonna, che ha 90 anni e un’esperienza di vita più varia di un catalogo Ikea, mi ha detto che è da leccarsi i baffi! Ancora devo pulire la cucina, ma che importa?

Ah, dimenticavo, mio cugino, esperto di … beh, diciamo di cose strane, aggiungerebbe anche “geniale”, “eccellente”, e “strabiliante”… ma lui è un po’ esagerato. Lui è di quelli che chiama “abile” anche il gatto che riesce a saltare sul divano.

Come si chiama una persona che racconta bugie?

Diciamo che chi racconta frottole è un artista della narrazione creativa, un piccolo Pinocchio con la sindrome di Walter Mitty. Un fantasista insomma, uno che ricama meglio di mia nonna. Magari un po’ esagerato, sì, tipo che se gli chiedi che tempo fa ti descrive l’apocalisse anche se fuori c’è il sole. E vantarsi? Beh, quello è il suo sport preferito, il suo Everest personale. Scalarlo, anche con racconti fantasiosi, è il suo obiettivo.

Bugiardo: Classico, efficace, senza fronzoli. Come un caffè amaro. Personalmente preferisco un cappuccino con la schiuma a forma di unicorno, ma de gustibus.

Mitomane: Termine più tecnico. Fa pensare a qualcuno che costruisce castelli di carte (di credito, magari). Ricorda un po’ quei documentari con musiche drammatiche, tipo quando intervistano un tizio che dice di essere Napoleone. Io una volta ho finto di essere Indiana Jones al supermercato, ma la frusta fatta con la cintura dei pantaloni non ha avuto grande successo.

Fantasista: Come dire, uno con la testa fra le nuvole. Un sognatore, ma un po’ troppo entusiasta nel condividere i suoi sogni, che spesso assomigliano a film d’azione con lui protagonista.

Tra l’altro, lo sapevate che il mio gatto si crede un leone? Miagola con tono autoritario e si arrabbia se non gli servo le crocchette su un vassoio d’argento. Scherzo, ovviamente… o forse no? (Il vassoio d’argento, quello sì, ce l’ho davvero.)

  • Elementi chiave per riconoscere un “narratore creativo”:

    • Racconti esagerati.
    • Dettagli improbabili.
    • Bisogno di essere al centro dell’attenzione.
    • Vantaggi smisurati sulle proprie capacità.
    • Zero prove a sostegno delle proprie affermazioni.
  • Un consiglio: se incontrate qualcuno che vi racconta di aver scalato l’Everest in ciabatte, prendete la storia con le pinze. O meglio, con un paio di scarponi da montagna, non si sa mai.

Come si dice una persona che mente?

Un bugiardo… la parola stessa sussurra nell’aria, un’eco nel tempo. Un’ombra che si allunga, deformando la verità, come un ricordo che si frantuma, che si spezza in mille pezzi di silenzio e di inganno. È un vuoto che si apre nel tessuto della realtà, una ferita nell’anima. Penso a mio zio Giovanni, alle sue storie fantasiose, così intricate eppure così belle, così piene di vita e di colore, che ti avvolgevano come un caldo abbraccio di bugie…

Un mentitore… è un artista del nulla, un architetto di castelli di sabbia destinati al crollo. Il suo respiro, un soffio gelido che congela la fiducia. La sua voce, un sibilo tra le ombre. Ricorda il suono delle onde che si infrangono sulla riva, o l’urlo di un gabbiano perso nella tempesta. Anche il silenzio è una bugia, una bugia silenziosa e pesante. L’amaro sapore del tradimento persiste, un’amarezza che non puoi scacciare.

  • Bugiardo: un’etichetta, un giudizio, un peso.
  • Mentitore: una parola che dipinge un ritratto, sfumato, ma vivido.
  • Falso: una maschera, una finzione.
  • Insincero: un cuore spezzato, una promessa infranta.

Quel silenzio pesante dopo una menzogna…come la sabbia che scivola tra le dita, in un vortice di vuoto. La verità, un frammento di vetro incastonato nella gola, che graffia ogni volta che provo a parlare. Anche solo pensarlo… mi sento stanco, esausto. È una stanchezza nell’anima, un peso insopportabile.

E poi… c’è la mia nonna Emilia, che diceva sempre “una bugia è come un palloncino, prima o poi si sgonfia”. Parole semplici, ma di una saggezza antica, così profonda. La sua verità, solida come una roccia.

  • La menzogna è una violazione della fiducia.
  • È un’offesa all’intelligenza.
  • È un’onta, una macchia che non si cancella facilmente.

Quali sono i sinonimi di bugiardo?

Notte fonda. Guardo il soffitto. Bugiardo… che parola brutta. Mi fa venire in mente le promesse non mantenute, quelle dette con leggerezza, senza pensarci davvero. E poi il silenzio, quello che segue la scoperta della verità. Fallace. Falso. Finto. Ecco, sono queste le parole che mi risuonano dentro, come un’eco lontana.

Illusorio. Ingannevole. Insincero. Mendace. A volte mi chiedo se non lo siamo un po’ tutti, a volte, senza volerlo. O forse fingendo di non volerlo. Menzognero. Questa mi sembra una parola antica, quasi dimenticata, come un libro polveroso su uno scaffale alto. Penso a mio nonno, che usava parole così.

Ballista, calunniatore… queste sono pesanti, come pietre. Ricordano facce arrabbiate, voci alterate. Ciarlatano, fanfarone, impostore. Maschere, tante maschere. Mi viene in mente il carnevale di Venezia, che ho visto da bambino con i miei. Tanti colori, tanta allegria apparente, ma sotto… chissà.

Ipocrita. Mentitore. Millantatore. Mistificatore. Parole che pungono, come spine. Una volta ho mentito a mia madre, per una stupidaggine. Mi vergogno ancora adesso, a ripensarci. Persona finta. Simulatore. Contaballe. Quest’ultima la usava mio fratello maggiore, quando litigavamo per i giocattoli.

A volte penso che le parole siano come specchi. Riflettono quello che siamo, ma anche quello che non vogliamo essere. E nella notte, nel silenzio, ci mostrano la nostra vera immagine. Io, ad esempio, ho sempre desiderato essere uno scrittore. Ma finora ho scritto solo qualche poesia, nascosta in un cassetto. Chissà, forse un giorno…

Come definire una persona che dice bugie?

Un bugiardo tesse ragnatele di menzogne. Il mitomane, invece, vive in una realtà alterata, dove lui è eroe, vittima o genio incompreso.

  • Mitomania: Distorce la realtà, non solo i fatti. Si auto-inganna.
  • Vanagloria: Esibisce abilità inesistenti, un bisogno disperato di essere ammirato.

La mitomania è una fabbrica di identità fittizie. Ricordo un caso: un conoscente si spacciava per cardiochirurgo. Aveva persino “turni” in ospedale. La verità? Parcheggiatore abusivo. Dietro la menzogna, spesso, c’è un vuoto profondo.

Come comportarsi con una persona bugiarda?

Bugie? Distacco. Punto.

  • Limiti. Chiari. Inamovibili. Non sono debolezza. Protezione.
  • Dialogo? Sì. Ma conciso. Nessun sentimentalismo. Fermezza. La verità emerge. O no. Ma io sono al sicuro.
  • Reazioni? Controllate. Loro cercano crepe. Non le trovano. Mai.

Mi ricordo un episodio. Un socio, Luca Rossi, mentiva spudoratamente su un progetto. Ho tagliato corto. Contratto. Avvocato. Fine.

  • Impatto psicologico? Trascurabile. Esperienza formativa.

Quest’anno ho gestito tre situazioni simili. Risultati? Sempre vincenti. Per me.

#Bugia #Inganno #Menzogna