Chi deve preparare le mappe per i DSA?

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Luso delle mappe concettuali e mentali è uno strumento autonomo per lo studio, quindi la loro creazione spetta allo studente stesso. Se lalunno con DSA incontra difficoltà nella realizzazione, è responsabilità della scuola fornire il supporto necessario e le competenze per apprendere a utilizzarle efficacemente. Ciò rientra nelle strategie didattiche inclusive.

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Mappe per DSA: un percorso di autonomia supportata

Le mappe concettuali e mentali si ergono come pilastri fondamentali nell’arsenale di strumenti a disposizione degli studenti, in particolare per coloro che presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Ma a chi spetta la responsabilità di dare forma a queste mappe? La risposta, pur semplice, nasconde una profondità di implicazioni didattiche e pedagogiche.

L’obiettivo finale è l’autonomia. Idealmente, la creazione delle mappe spetta allo studente stesso. Sono strumenti di studio intrinsecamente personalizzati, veicoli attraverso i quali l’individuo organizza, elabora e interiorizza le informazioni. Permettere allo studente di costruire attivamente la propria mappa significa consentirgli di strutturare la conoscenza secondo le proprie modalità cognitive, massimizzando l’efficacia del processo di apprendimento.

Tuttavia, l’ideale non sempre coincide con la realtà, soprattutto quando si parla di DSA. Se lo studente con DSA incontra difficoltà nella realizzazione autonoma delle mappe, il ruolo della scuola si rivela cruciale. Non si tratta di sostituirsi allo studente, ma di fornire un supporto mirato e strategico. La scuola, attraverso il Piano Didattico Personalizzato (PDP), deve individuare le specifiche difficoltà dello studente e predisporre interventi individualizzati.

Questo supporto si traduce in:

  • Fornire le competenze necessarie: Lo studente deve essere guidato passo dopo passo nell’apprendimento delle tecniche di mappatura. Ciò implica l’insegnamento delle regole di base, la sperimentazione di diversi tipi di mappe (concettuali, mentali, ad albero, etc.) e l’esplorazione di software specifici.
  • Offrire strumenti compensativi: A seconda delle necessità dello studente, si possono mettere a disposizione strumenti compensativi come template predefiniti, software di sintesi vocale per l’inserimento del testo o strumenti di organizzazione grafica.
  • Proporre esempi e modelli: Mostrare esempi di mappe ben strutturate può aiutare lo studente a comprendere la logica sottostante e a superare il blocco iniziale. È importante che questi esempi siano vari e adattati ai diversi stili di apprendimento.
  • Gradualità e feedback: L’apprendimento dell’uso delle mappe deve avvenire gradualmente, partendo da compiti semplici e aumentando progressivamente la complessità. Il feedback da parte degli insegnanti è fondamentale per incoraggiare lo studente e correggere eventuali errori.

In definitiva, la preparazione delle mappe per gli studenti con DSA è un processo collaborativo. Lo studente è il protagonista, ma la scuola agisce come guida e facilitatore, fornendo gli strumenti e il supporto necessari per raggiungere l’autonomia. Questo approccio rientra a pieno titolo nelle strategie didattiche inclusive, volte a garantire a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro difficoltà, l’accesso a un apprendimento efficace e significativo. L’obiettivo non è creare mappe perfette, ma formare studenti capaci di utilizzare questo strumento in modo indipendente per migliorare le proprie performance scolastiche e, più in generale, la propria capacità di apprendere.