Come scrivere un titolo di studio di terza media?
Nel CV, ometti il titolo di licenza media. Indica invece il diploma di maturità (con voto se elevato) e la laurea (con voto obbligatorio), specificando rispettivamente istituto e università di provenienza.
Oltre la licenza media: presentare al meglio il proprio percorso formativo nel curriculum vitae
Il curriculum vitae è il biglietto da visita professionale, uno strumento fondamentale per presentarsi al meglio agli occhi di un potenziale datore di lavoro. Spesso, la domanda su come presentare la propria formazione scolastica genera dubbi, soprattutto riguardo al trattamento della licenza media. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la menzione esplicita della licenza media nel CV è generalmente superflua, anzi, può persino risultare ridondante e appesantire il documento.
In un mercato del lavoro sempre più competitivo, è essenziale focalizzarsi sugli aspetti più rilevanti del proprio percorso formativo, privilegiando la chiarezza e la concisità. La licenza media, pur rappresentando un traguardo importante, rappresenta un passaggio formativo generalmente scontato e non aggiunge valore aggiunto al curriculum di un candidato con una formazione superiore. Inserire la licenza media, quindi, non solo è irrilevante, ma potrebbe anche dare l’impressione di un CV poco curato e focalizzato su dettagli insignificanti.
Al contrario, è fondamentale evidenziare i titoli di studio successivi, in particolare il diploma di maturità e la laurea. Per il diploma di maturità, si consiglia di indicare il nome dell’istituto di provenienza e, qualora il voto sia particolarmente elevato (ad esempio, superiore a 80/100 o equivalente), è opportuno includerlo per evidenziare il merito scolastico. Questa informazione, se significativa, può rappresentare un plus rispetto ad altri candidati.
Per quanto riguarda la laurea, la sua inclusione è imprescindibile. Oltre al nome dell’università, è obbligatorio indicare il voto di laurea, che rappresenta un indicatore quantitativo della performance accademica. Se si possiedono ulteriori titoli di studio, come master o dottorati di ricerca, questi vanno naturalmente menzionati, seguendo lo stesso schema di chiarezza e precisione.
In conclusione, per un CV efficace e di impatto, è preferibile omettere la licenza media, concentrandosi invece sulla presentazione dettagliata e precisa dei titoli di studio successivi, mettendo in evidenza i risultati ottenuti. Un CV ben strutturato e focalizzato sulle informazioni più pertinenti è la chiave per catturare l’attenzione del selezionatore e aumentare le proprie possibilità di successo. Ricordate: la qualità del contenuto è più importante della quantità.
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