Come si traduce il più che perfetto greco?

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Il più-che-perfetto greco indica unazione completata prima di un altro evento passato, analogo al nostro trapassato prossimo. Si differenzia dal passato remoto (aoristo) per la sua enfasi sulla durata e anteriorità dellazione rispetto ad un altro evento passato.
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Il Più che Perfetto Greco: Un’Azione Completata nel Passato Remoto

Nella lingua greca antica, il più che perfetto è un tempo verbale che indica un’azione completata prima di un altro evento passato. Questa forma verbale fornisce un senso di durata e precedente all’azione rispetto all’altro evento passato.

Distinzione dall’Aoristo

Il più che perfetto greco differisce dal passato remoto (aoristo) in quanto l’aoristo indica semplicemente un’azione completata nel passato, senza enfatizzare la sua durata o anteriorità rispetto ad altri eventi passati. Al contrario, il più che perfetto evidenzia esplicitamente che l’azione era già stata completata prima di un altro evento passato.

Formazione

Il più che perfetto greco viene formato aggiungendo la desinenza “-κειν” o “-χεειν” alla radice dell’aoristo del verbo. Ad esempio, la radice dell’aoristo di “γράφω” (scrivere) è “έγραφ-“. Aggiungendo “-κειν”, si forma il più che perfetto “εγεγράφειν” (aveva scritto).

Uso

Il più che perfetto greco viene utilizzato in una varietà di contesti per:

  • Indicare un’azione completata prima di un’altra azione passata:

    “Όταν ήλθεν η στρατιά, ο βασιλεύς ήδη τεθνήκει.”
    (Quando l’esercito arrivò, il re era già morto.)

  • Descrivere una situazione o uno stato passato che era già in atto prima di un altro evento passato:

    “Πριν αφιχθώμεν, ο ήλιος εδεδώκει.”
    (Quando siamo arrivati, il sole era già tramontato.)

  • Esprimere un desiderio o un rimpianto riguardo a un’azione che avrebbe dovuto essere fatta prima:

    “Ει γε εφρόντιζον, ουκ αν διεφθάρησαν.”
    (Se solo avessimo pensato, non sarebbero morti.)

Conclusione

Il più che perfetto greco è un tempo verbale essenziale per esprimere azioni completate nel passato remoto, enfatizzandone la durata e l’anteriorità rispetto ad altri eventi passati. Comprendere l’uso e la formazione di questo tempo verbale è fondamentale per tradurre correttamente i testi greci antichi e per comprendere pienamente il significato delle azioni passate descritte in essi.