Cosa significa ripasso superiore?

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Il termine Ripasso Superiore indica un vino ottenuto da un metodo di rifermentazione sulle vinacce dellAmarone, affinato per almeno un anno prima dellimbottigliamento. Questo processo conferisce al vino maggiore complessità e struttura.

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Oltre l’Amarone: Un’esplorazione del Ripasso Superiore

L’Amarone della Valpolicella, con la sua opulenza e complessità, è un gigante enologico indiscusso. Ma dietro la sua maestosa presenza, si cela un’ombra, un’eco di potenza che si materializza in un vino altrettanto affascinante: il Ripasso Superiore. Non si tratta di un semplice “fratellino minore”, ma di un’espressione distintiva, un’interpretazione raffinata di un’antica tradizione vinicola veronese.

Diversamente da un semplice Ripasso, che utilizza le vinacce dell’Amarone per una seconda fermentazione, il Ripasso Superiore si distingue per un’attenta selezione delle materie prime e un affinamento più lungo e rigoroso. La “superiorità” non è solo un’etichetta commerciale, ma un’indicazione concreta di qualità. Il termine, infatti, sottolinea un processo di vinificazione che va oltre il metodo tradizionale del Ripasso, elevandolo a un livello superiore di complessità ed eleganza.

La chiave di volta risiede nella scelta delle vinacce. Non tutte le vinacce dell’Amarone sono adatte per la produzione di un Ripasso Superiore. Solo quelle provenienti da uve particolarmente mature e sane, selezionate con cura, possono conferire al vino finale la giusta ricchezza aromatica e la struttura desiderata. Questo processo selettivo è fondamentale per garantire la qualità e la coerenza del prodotto finale.

Un’altra differenza sostanziale rispetto al Ripasso classico è il tempo dedicato all’affinamento. Mentre il Ripasso può essere affinato per pochi mesi, il Ripasso Superiore richiede un periodo minimo di un anno, spesso di più, in botti di legno pregiato. Questo lungo periodo di riposo permette al vino di evolvere armoniosamente, di affinare i suoi tannini, di sviluppare note aromatiche più complesse e di raggiungere una maggiore integrazione tra le diverse componenti.

Il risultato è un vino di grande struttura, con una ricchezza aromatica che va oltre i sentori di frutta rossa e mora tipici del Ripasso. Si aggiungono note di spezie, di cioccolato fondente, di tabacco e di liquirizia, a testimonianza della complessità derivante dalla doppia fermentazione e dal prolungato affinamento. La struttura tannica, seppur presente, è ben integrata, donando al vino una piacevolissima setosità al palato.

Il Ripasso Superiore, dunque, non è semplicemente un’ulteriore declinazione del Ripasso, ma una categoria a sé stante, un vino che rappresenta l’apice di un’arte vinicola attenta alla selezione e alla cura del dettaglio. È un’esperienza sensoriale intensa, un viaggio tra profumi e sapori che esprime al meglio il potenziale enologico della Valpolicella, andando oltre l’ombra dell’Amarone per brillare di una luce propria, altrettanto intensa e affascinante.