Quando il neonato inizia a cercare la mamma?

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Intorno ai sei mesi, durante la lallazione, i neonati producono suoni simili a mamma. Tuttavia, solo dopo lanno di età, con lo sviluppo linguistico e cognitivo, iniziano a chiamare la mamma intenzionalmente, riconoscendola e cercando la sua presenza.

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Il viaggio del “mamma”: da suono casuale a richiesta d’amore

“Mamma”. Una parola semplice, carica di significato, il primo vero ponte di comunicazione tra un bambino e il mondo. Ma quando questo suono, così fondamentale, smette di essere una casuale combinazione di sillabe e si trasforma in una vera e propria chiamata, in una richiesta di presenza e conforto?

Intorno ai sei mesi di vita, il bambino entra nella fase della lallazione. Sperimenta con la sua voce, produce una miriade di suoni, concatenazioni di vocali e consonanti che, a volte, possono assomigliare a “mamma” o “papà”. È un’illusione acustica, un gioco del caso. Il piccolo, in questa fase, non comprende ancora il significato di queste parole, non le associa a figure specifiche. Si tratta di una fase fondamentale per lo sviluppo del linguaggio, un allenamento delle corde vocali e un’esplorazione delle possibilità sonore, ma priva di intenzionalità comunicativa.

Il vero “mamma”, quello carico di significato e rivolto alla figura materna, arriva più tardi, generalmente dopo il compimento del primo anno di età. Questo perché la pronuncia intenzionale di “mamma” è strettamente legata allo sviluppo cognitivo e linguistico del bambino.

Diversi fattori contribuiscono a questa evoluzione. Innanzitutto, la maturazione delle aree cerebrali deputate al linguaggio e alla comprensione. In secondo luogo, l’esperienza relazionale con la madre: il bambino inizia a riconoscerla come figura di riferimento, colei che nutre, consola e protegge. Associa la sua presenza a sensazioni positive, a un senso di sicurezza e benessere.

Infine, entra in gioco lo sviluppo della permanenza dell’oggetto: il bambino comprende che la mamma, anche se non è fisicamente presente nel suo campo visivo, continua ad esistere. È in questo momento che il “mamma” si trasforma da semplice lallazione a una vera e propria chiamata, una richiesta di presenza, un’espressione del legame affettivo che si sta consolidando.

Quindi, sebbene il suono “mamma” possa comparire precocemente, è importante distinguere tra una produzione casuale, tipica della lallazione, e una vera e propria chiamata intenzionale. Quest’ultima rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo del bambino, un segno tangibile della sua crescita cognitiva, linguistica e affettiva. Un piccolo, grande passo verso l’autonomia e la comunicazione con il mondo.