Che percentuale prende un idealista?

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Analizzando il traffico web, si osserva una significativa sovrapposizione tra gli utenti di Idealista.it e altri portali immobiliari. Quasi due quinti dei visitatori di Idealista.it consultano anche Immobiliare.it, mentre circa un sesto visita Casa.it.

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L’ombra del cannibalismo digitale: quanto costa davvero l’idealismo nel mercato immobiliare online?

Idealista.it. Il nome evoca un’immagine di trasparenza, di un mercato immobiliare accessibile e aperto. Ma dietro la facciata di un portale apparentemente dominante, si cela una realtà più complessa, fatta di concorrenza agguerrita e di un’inevitabile sovrapposizione di pubblico. La domanda che sorge spontanea, quindi, non è solo “quanto costa pubblicare un annuncio su Idealista?”, ma anche “quanto rende davvero in termini di visibilità, considerando il traffico ‘cannibalizzato’ da altri player?”

Analizzando i flussi di utenti, emerge un quadro interessante, seppur non del tutto nuovo. La significativa sovrapposizione tra Idealista.it e altri portali immobiliari di primaria importanza è un dato innegabile. La stima che quasi due quinti dei visitatori di Idealista.it consultino anche Immobiliare.it, e che circa un sesto si rivolga a Casa.it, dipinge un scenario di mercato saturo, dove la semplice presenza su una piattaforma non garantisce il successo. In altre parole, una consistente fetta di potenziali clienti, già raggiunti da Idealista.it, viene contemporaneamente esposta alla concorrenza, diluendo l’efficacia della pubblicità e rendendo meno chiara la reale convenienza economica.

Questa sovrapposizione di pubblico non è un semplice dato statistico; è un indicatore della necessità di ripensare le strategie di marketing nel settore immobiliare online. Pubblicare un annuncio su Idealista.it, a fronte di una percentuale di utenti che comunque navigano su altri siti, significa affrontare una sfida di visibilità più complessa di quanto sembri. La competizione non si limita alla qualità delle immagini o alla descrizione dell’immobile; essa si estende alla capacità di emergere in un mare di annunci, alcuni dei quali, probabilmente, mostrano lo stesso immobile su diverse piattaforme.

La questione della “percentuale che prende un idealista” non si limita, quindi, alla commissione richiesta per la pubblicazione. Essa include il costo opportunità rappresentato dalla dispersione del pubblico tra i diversi siti. Per gli agenti immobiliari, ciò significa un’attenta valutazione della propria strategia di investimento, considerando non solo il costo singolo di ogni piattaforma, ma anche il ritorno effettivo in termini di contatti qualificati e transazioni concluse. La chiave, dunque, risiede in una pianificazione strategica che ottimizzi la presenza online, integrando diversi canali e minimizzando la dispersione di risorse in un mercato digitale estremamente competitivo. Un’analisi approfondita del target di riferimento e una maggiore attenzione alla qualità dei contenuti, oltre alla scelta oculata delle piattaforme, potrebbero rivelarsi più profittevoli di una semplice presenza massiva su tutti i portali. L’idealismo, in questo campo, deve essere bilanciato con un pragmatismo altrettanto incisivo.