Chi è il giocatore più pagato del Lecce?
Nel Lecce, Pablo Rodriguez e Mohamed Kaba percepiscono gli stipendi più alti, attestandosi entrambi sui 250.000 euro netti annui. Hamza Rafia segue con 220.000 euro, mentre Bathazar Pierret guadagna 200.000 euro netti.
Lecce: Rodriguez e Kaba guidano la classifica dei salari
Il Lecce, tornato in Serie A dopo un biennio in cadetteria, sta puntando sulla solidità di un gruppo affiatato, più che su singoli colpi milionari. Questa filosofia si riflette anche negli stipendi dei giocatori, che, pur non raggiungendo le cifre stratosferiche di altre squadre del campionato, mostrano un certo equilibrio interno, con alcune punte di eccellenza.
Secondo indiscrezioni raccolte, i giocatori più pagati della rosa giallorossa sarebbero Pablo Rodriguez e Mohamed Kaba, entrambi con un ingaggio netto annuo che si aggirerebbe intorno ai 250.000 euro. Un riconoscimento importante per due elementi che il Lecce considera fondamentali per il proprio progetto tecnico. Rodriguez, con la sua esperienza e la sua duttilità tattica, rappresenta un punto di riferimento per i compagni, mentre Kaba, giovane promessa del centrocampo, è visto come un investimento per il futuro.
Subito dietro a questa coppia di testa, troviamo Hamza Rafia, il cui stipendio netto annuo si attesterebbe sui 220.000 euro. Il trequartista tunisino, dotato di grande tecnica e visione di gioco, è chiamato a fornire assist e gol preziosi per la squadra salentina.
Chiude questo quartetto di “top earners” del Lecce, Bathazar Pierret, con un ingaggio di circa 200.000 euro netti a stagione. Il giovane difensore, rappresenta un’altra scommessa del club, che punta sulle sue qualità atletiche e sulla sua capacità di crescita per consolidare il reparto arretrato.
È importante sottolineare che queste cifre sono frutto di stime e indiscrezioni, non essendo gli stipendi dei calciatori dati pubblici. Tuttavia, dipingono un quadro abbastanza chiaro della politica salariale del Lecce, che, pur premiando i suoi elementi di maggiore spicco, mantiene un equilibrio generale all’interno della rosa, evitando disparità eccessive che potrebbero minare l’armonia dello spogliatoio. Una strategia che sembra puntare sulla coesione del gruppo e sulla valorizzazione dei giovani talenti, piuttosto che sull’acquisto di stelle dal costo elevato. Resta da vedere se questa politica si rivelerà vincente nel lungo periodo, permettendo al Lecce di consolidare la propria presenza in Serie A.
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