Quanto è stato l'incasso di Inter Arsenal?

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Nel 2004/05, i ricavi televisivi dellInter, derivanti dal campionato, si aggiravano sugli 84 milioni di euro. LArsenal, pur partecipando alla Champions League, ha incassato circa 54 milioni di euro da diritti TV, evidenziando un divario significativo tra i due club.
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2004/05: Un abisso tra Inter e Arsenal, ben oltre il rettangolo di gioco

La stagione 2004/05 ha visto Inter e Arsenal protagoniste sui campi di calcio, ma con destini differenti. I nerazzurri, guidati da Roberto Mancini, conquistavano la Coppa Italia, mentre i Gunners di Wenger sfioravano la Premier League, poi vinta dal Chelsea di Mourinho. Ma al di là del rettangolo verde, un altro divario emergeva prepotentemente: quello dei ricavi televisivi.

Secondo i dati del tempo, l’Inter incassava circa 84 milioni di euro dalla vendita dei diritti TV del campionato italiano. Una cifra già di per sé considerevole, che assume contorni clamorosi se confrontata con i 54 milioni di euro incassati dall’Arsenal. E questo nonostante i Gunners partecipassero alla Champions League, competizione ben più remunerativa della Coppa UEFA, a cui prendeva parte l’Inter.

Un divario, quello tra i due club, che evidenziava la differenza di appeal e di capacità di attrazione del campionato italiano rispetto alla Premier League. Nonostante la presenza di grandi campioni in entrambi i tornei, il prodotto inglese si dimostrava già allora più appetibile per il mercato televisivo internazionale, grazie a una migliore organizzazione, un marketing più efficace e un’immagine più moderna e vincente.

Questo divario nei ricavi televisivi ha avuto un impatto significativo sulle casse dei due club. L’Inter, forte di maggiori introiti, poteva permettersi di investire di più sul mercato e di pagare stipendi più alti, attirando così giocatori di alto livello. L’Arsenal, invece, doveva fare i conti con risorse limitate, che costringevano il club a puntare su giovani promesse e a cedere i pezzi pregiati alle concorrenti più ricche.

La situazione, a distanza di quasi vent’anni, si è ulteriormente evoluta. La Premier League ha consolidato la sua posizione di campionato più ricco e seguito al mondo, mentre la Serie A, pur restando tra i tornei più importanti, ha perso terreno a livello internazionale, con conseguenti ripercussioni sui ricavi televisivi e sulle capacità di investimento dei club italiani.

L’esempio del divario tra Inter e Arsenal nel 2004/05 rimane un monito per il calcio italiano, un campanello d’allarme che evidenzia la necessità di riforme strutturali e di una maggiore attenzione al marketing e all’internazionalizzazione del prodotto, per colmare il gap con le altre grandi leghe europee e tornare a competere ai massimi livelli, sia dentro che fuori dal campo.