Come è chiamata anche la mortadella?

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Mortadella e Bologna sono nomi di due salumi distinti, nonostante talvolta vengano confusi. Non si tratta di varianti regionali, ma di prodotti diversi.
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Mortadella e Bologna: Un’equivoco salutare, ma di sapore diverso

L’Italia, terra di mille sapori, vanta una tradizione gastronomica ricca e variegata, spesso fonte di piacevoli (e talvolta frustranti) equivoci. Tra questi, spicca la confusione che circonda la mortadella e il “salume di Bologna”, un fraintendimento che va oltre la semplice questione regionale e tocca l’essenza stessa dei due prodotti.

Spesso, soprattutto all’estero, si tende ad utilizzare i termini “mortadella” e “Bologna” come sinonimi. Questa semplificazione, per quanto comprensibile, è errata. Non si tratta di due nomi per lo stesso prodotto, né di varianti locali con leggere differenze. Sono, a tutti gli effetti, due salumi distinti, con caratteristiche organolettiche e processi produttivi differenti, che giustificano una precisa distinzione.

La mortadella, nel suo significato più ampio e tutelato dalle normative, è un insaccato cotto a base di carne di maiale, caratterizzato dalla presenza di cubetti di grasso di maiale (il cosiddetto “cubettato”) uniformemente distribuiti nella pasta. La sua ricetta può variare leggermente a seconda delle regioni e dei produttori, ma la presenza del cubettato e la cottura sono elementi fondamentali e imprescindibili. Il nome “mortadella” indica quindi un tipo specifico di insaccato, con caratteristiche ben definite e riconosciute a livello nazionale ed internazionale.

Il termine “Bologna“, se utilizzato in ambito gastronomico, fa riferimento a un’altra categoria di salumi, spesso più sottili e con una grana più fine rispetto alla mortadella. Potrebbe comprendere, ad esempio, salumi a base di carne di maiale stagionati o cotti, ma senza la caratteristica presenza del cubettato che distingue la mortadella. In sostanza, “Bologna” funge da indicazione generica di provenienza geografica, associando il prodotto alla città emiliana, ma senza definire con precisione la tipologia di insaccato.

L’uso improprio del termine “Bologna” come sinonimo di mortadella è, quindi, un’approssimazione linguistica che rischia di creare confusione e di sminuire la specificità di un prodotto di alta qualità come la mortadella, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo per le sue peculiarità. È dunque importante mantenere la corretta distinzione tra questi due termini, valorizzando sia la ricca tradizione gastronomica bolognese, sia la precisa identità della mortadella, un insaccato che merita di essere riconosciuto per il suo gusto unico e inconfondibile. Un gusto che, a differenza del suo nome, non ammette ambiguità.