Come non fare impazzire la crema?

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Oh, la crema pasticcera! Un incubo per molti, vero? Io, personalmente, ho sofferto parecchio prima di capire il trucco. La chiave è proprio la temperatura del latte: assolutamente non bollente! Intorno ai 50-60 gradi, giusto tiepido, per evitare che il tuorlo cuocia troppo velocemente e si formino quei grumi orribili che rovinano tutto. È unesperienza frustrante vederla impazzire, ma con la giusta temperatura, la soddisfazione di una crema liscia e vellutata è impagabile!

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Ma la crema pasticcera! Un incubo, dico, un vero incubo! Ricordo ancora quella volta, sarà stato dieci anni fa, il compleanno di mia nonna… volevo fare una torta mimosa, bellissima, elegante… e poi lei, la crema, mi ha distrutto tutto. Grumi dappertutto, un disastro! Sembrava cemento armato, non crema. Che delusione, che rabbia! Piangevo quasi, lo ammetto. Mia nonna, poverina, cercava di consolarmi, ma io ero distrutta.

Poi, piano piano, ho capito. Il segreto? La temperatura! Eh sì, l’ho scoperto per caso, quasi per sbaglio. Non deve essere bollente, assolutamente! Sapete, quella bollitura che ti sembra necessaria? Sbagliato! Io ora la faccio intorno ai 50-60 gradi, quasi tiepida, la tocchi e senti che è calda, ma non scotta. Capite? Non deve friggere, deve solo scaldare piano piano. Altrimenti, quel povero tuorlo d’uovo, si cuoce subito, si rapprende… e poi? Poi è un disastro. È un’esperienza tremenda, vedere la tua crema trasformarsi in una cosa orrenda, già la immagino…

Ma se la fai bene, se rispetti la temperatura giusta, se la senti morbida, se la vedi lucida… ah, quella soddisfazione! È una crema vellutata, liscia, un sogno! Vale tutto lo sforzo, credetemi. Davvero. Provateci, e poi mi direte. Vedrete che meraviglia! Non vi deluderà, ve lo assicuro. E poi, pensate alla faccia di vostra nonna, o dei vostri figli, quando vedranno quella crema perfetta… insomma, vale la pena provarci, no?