Come si chiama la carne cruda tritata finemente?

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La bistecca alla tartara, o steak tartare, è un piatto di carne cruda, finemente tritata, solitamente bovina o equina, servita senza cottura.

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La Poesia Crudele della Carne: Alla Scoperta della Bistecca alla Tartara

“Carne cruda, macinata finemente… come si chiama?”. Una domanda semplice che apre un mondo di sapori audaci, tradizioni culinarie antiche e un pizzico di ribellione gastronomica. La risposta, sussurrata con un misto di ammirazione e cautela, è una sola: bistecca alla tartara.

Questo piatto, che incarna l’essenza del minimalismo culinario, è molto più di semplice carne cruda tritata. È un’esperienza sensoriale complessa, un viaggio attraverso consistenze e sapori che si evolvono ad ogni boccone. La bistecca alla tartara, o steak tartare per usare il termine francese più diffuso, è un’ode alla purezza della materia prima, un atto di fiducia nella qualità e nella freschezza degli ingredienti.

Immaginatevi una montagna di carne finemente sminuzzata, di un rosso rubino intenso, quasi vibrante di vitalità. Questa è la base, l’anima del piatto. Tradizionalmente si utilizzava carne di manzo, prediligendo tagli magri e teneri come il filetto o la noce. Oggi, si assiste ad una reinterpretazione del classico, con variazioni che includono carne equina, agnello o persino pesce, a testimonianza della creatività e della versatilità che questo piatto permette.

Ma la vera magia della bistecca alla tartara risiede nell’accompagnamento, nel delicato equilibrio di sapori che ne esaltano la fragranza. Cipolla tritata finemente, capperi, cetriolini sottaceto, senape di Digione, prezzemolo fresco… un’orchestra di ingredienti che si uniscono per creare una sinfonia gustativa. L’uovo, rigorosamente crudo, posto al centro del piatto, funge da collante, amalgamando i sapori e conferendo cremosità al tutto.

La preparazione della bistecca alla tartara è un’arte. Richiede precisione, abilità e una conoscenza approfondita delle materie prime. La carne deve essere tagliata a coltello, evitando l’utilizzo del tritacarne che ne comprometterebbe la consistenza e il sapore. L’emulsione degli ingredienti deve essere delicata, per non rovinare la carne. Infine, la presentazione del piatto è fondamentale: una composizione elegante e raffinata, che inviti all’assaggio.

Oltre alla sua indiscutibile bontà, la bistecca alla tartara evoca immagini di bistrot parigini fumosi, di artisti bohémien e di notti insonni illuminate dalle luci al neon. È un piatto intriso di storia, di tradizione, ma allo stesso tempo incredibilmente moderno e attuale.

Certo, la bistecca alla tartara non è per tutti. Richiede un palato avventuroso e una certa apertura mentale. Ma per chi è disposto a superare le proprie riserve, si apre un mondo di sapori inesplorati, un’esperienza gastronomica unica e indimenticabile. Un vero e proprio inno alla poesia crudele della carne.