Come si scaldano le uova sode?

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Ah, le uova sode perfette! Io le faccio così: le adagio delicatamente nellacqua che sobbolle con un cucchiaio, un po come cullarle. Nove minuti di bagno e poi subito un tuffo nellacqua ghiacciata, che shock termico! Così si sbucciano alla perfezione e il tuorlo resta di quel giallo vivace che mi mette allegria. È un rito che mi rilassa, sai?

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Scaldare le uova sode? Ma scaldarle perché? Cioè, fredde sono una meraviglia, no? Quel gusto delicato, perfetto così com’è… A meno che… a meno che non siano avanzate da giorni, lì capisco. Tipo quelle del pranzo di Pasqua, che dopo un po’ nessuno le guarda più. Ricordo una volta, mia nonna ne aveva fatte talmente tante che sembravano palline da tennis sparse per tutto il frigo. E poi? Che ne facciamo di tutte queste uova? Le scaldava, lei. In un pentolino con acqua tiepida, piano piano, quasi avesse paura di romperle di nuovo. Io le guardavo, affascinata da quella sua delicatezza. Niente acqua bollente, niente shock termici. Solo un tepore gentile, come un abbraccio. E sapete che vi dico? Venivano buonissime lo stesso. Forse un po’ diverse, la consistenza cambiava, diventavano più… dense, forse? Non so spiegarlo bene. Ma comunque buone. Certo, non come quelle appena fatte, con il tuorlo di quel giallo brillante, che quasi ti abbaglia. Quelle sì che sono una poesia! Le mie preferite le faccio bollire nove minuti precisi – ho letto da qualche parte che è il tempo perfetto, boh, sarà vero? – e poi subito nell’acqua ghiacciata. Splash! Che soddisfazione quando la buccia si stacca via liscia come la seta! Quasi un piccolo miracolo, ogni volta. Ma insomma, se proprio dovete scaldarle, provate il metodo della nonna. Acqua tiepida e tanta pazienza. Funziona, ve lo garantisco. E poi, diciamocelo, un po’ di calore fa sempre bene, no? Soprattutto a quelle povere uova dimenticate in frigo.