Come viene chiamata la mortadella?
Originaria di Bologna, la mortadella è talvolta chiamata anche Bologna, richiamando la sua città natale e la sua ricetta tradizionale, risalente ad un antico produttore di farcimen myrtatum.
Oltre il nome: Un viaggio nella storia e nell’identità della Mortadella
La mortadella. Un nome che evoca immediatamente immagini di fette rosa intenso, punteggiate di bianco perlaceo del grasso, dal profumo delicato e dal sapore inconfondibilmente dolce e saporito. Ma dietro questo semplice appellativo si cela una storia antica e complessa, che abbraccia secoli di tradizione e di evoluzione culinaria, legata indissolubilmente alla sua città d’origine: Bologna.
Chiamata semplicemente “mortadella”, a volte, e con un certo orgoglio, viene anche denominata “Bologna”, richiamando immediatamente la sua provenienza e la sua ricetta tradizionale, gelosamente custodita nel tempo. Questa seconda denominazione, sebbene meno formale, è potente evocativa. “Bologna” non è solo un nome geografico, ma un marchio di qualità, una garanzia di autenticità, una promessa di un gusto inconfondibile, frutto di una sapienza tramandata di generazione in generazione, sin dalle origini.
La storia della mortadella, infatti, affonda le radici nell’antichità. Le sue origini, seppur avvolte da una patina di leggenda, sono legate alla preparazione di un “farcimen myrtatum”, un insaccato a base di carne di maiale aromatizzato al mirto, menzionato già nell’antica Roma. Questo antenato della mortadella, seppur diverso nella composizione e nella tecnica di lavorazione da quella che conosciamo oggi, rappresenta un filo conduttore che lega la sua storia all’epoca romana, gettando le basi per l’evoluzione di questo prodotto culinario simbolo d’eccellenza.
L’appellativo “mortadella”, dalle etimologie incerte, potrebbe derivare dalla parola “mortaio”, lo strumento utilizzato tradizionalmente per la macinatura delle carni, o da una possibile alterazione del termine “myrtatum”, richiamando ancora una volta le antiche origini. Indipendentemente dall’origine esatta del nome, ciò che conta è la sua capacità di evocare l’essenza stessa del prodotto: un insaccato di alta qualità, caratterizzato da una lavorazione attenta e da una scelta meticolosa delle materie prime.
Quindi, che si chiami mortadella o Bologna, il suo nome, qualunque esso sia, è solo un punto di partenza per un’esperienza sensoriale completa. Un viaggio attraverso i secoli, un assaggio di storia e tradizione, racchiuso in ogni fetta di questo insaccato bolognese, un vero e proprio gioiello della gastronomia italiana.
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