Cosa cambia tra bitter rosso e bianco?
Il Segreto del Colore: Un’analisi comparativa tra il Bitter Bianco e il Bitter Rosso Luxardo
La Luxardo, nome storico legato all’eccellenza dei liquori italiani, custodisce gelosamente le ricette dei suoi celebri bitter. Ma cosa differenzia, in concreto, il raffinato Bitter Bianco dal più intenso Bitter Rosso? La risposta, apparentemente semplice, si cela in una complessa alchimia di processi produttivi che determinano un risultato sensoriale sorprendentemente diverso.
Entrambi i bitter, colonne portanti della tradizione Luxardo sin dall’inizio del Novecento, condividono un punto di partenza comune: un bouquet segreto di erbe e spezie selezionate con cura. È nella successiva fase di lavorazione, però, che si dirama la strada che conduce a due prodotti distinti, caratterizzati da personalità ben definite.
Il segreto del Bitter Bianco risiede in una distillazione preliminare degli ingredienti. Prima della miscelazione finale, le erbe e le spezie vengono sottoposte a un processo di distillazione che ne estrae gli oli essenziali più fini e volatili. Questo passaggio conferisce al Bitter Bianco una maggiore leggerezza, una freschezza elegante e un profilo aromatico più delicato e cristallino, con note botaniche che si esprimono con una precisione quasi chirurgica. L’assenza di una componente alcolica più ruvida, ottenuta per infusione diretta, contribuisce alla sua pulizia e luminosità olfattiva e gustativa.
Il Bitter Rosso, al contrario, abbraccia un metodo più tradizionale e diretto. Le erbe e le spezie vengono mescolate direttamente, senza la preventiva distillazione. Questa scelta conferisce al prodotto una maggiore complessità e profondità. La macerazione prolungata concentra gli aromi, creando un profilo olfattivo e gustativo più ricco e intenso. A questo ricco miscuglio, la Luxardo aggiunge un tocco sapiente di assenzio, un ingrediente che esalta le note amaricanti e dona una complessità aromatica in più, lasciando una persistenza gustativa marcata e un finale leggermente più amaro e persistente.
In definitiva, la differenza tra Bitter Bianco e Bitter Rosso Luxardo non si limita a una semplice variazione cromatica. Si tratta di due espressioni distinte di una stessa filosofia produttiva, che offrono al palato due esperienze sensoriali complementari, ma ugualmente raffinate. Il bianco, elegante e raffinato, si presta a cocktails delicati e raffinati; il rosso, più intenso e deciso, rappresenta un’esperienza più corposa, ideale sia per cocktails complessi che da gustare liscio, meditativamente. Entrambi, tuttavia, testimoniano la maestria e la tradizione di una famiglia che ha saputo trasformare la passione per le erbe e le spezie in un’arte liquoristica di livello internazionale.
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