Cosa cambia tra whisky e scotch?

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Lo Scotch, a differenza del whisky in generale, è prodotto principalmente da malto dorzo. Questa distinzione nella composizione dei cereali conferisce allo Scotch un sapore unico rispetto ad altri whisky.
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Il Segreto del Malto: Cosa Distingue lo Scotch dagli Altri Whisky?

Il mondo del whisky è vasto e variegato, un universo di aromi e sfumature che affascina appassionati e neofiti. Spesso, però, si fa confusione tra whisky e scotch, usando i termini come sinonimi. In realtà, lo scotch è una tipologia specifica di whisky, con caratteristiche ben precise che lo distinguono dagli altri. La chiave di questa differenza risiede in un ingrediente fondamentale: il malto d’orzo.

Mentre il termine “whisky” (o “whiskey”) abbraccia una gamma ampia di distillati di cereali fermentati, tra cui mais, segale, grano e orzo, lo scotch si distingue per l’utilizzo predominante, e spesso esclusivo, del malto d’orzo. Questo non è un dettaglio da poco: la scelta del cereale di partenza influenza profondamente il profilo aromatico del prodotto finale.

Il malto d’orzo, ottenuto dalla germinazione controllata dell’orzo, conferisce allo scotch note caratteristiche di dolcezza, con sentori di miele, caramello, frutta secca e spezie. Questa complessità aromatica è ulteriormente arricchita da altri fattori cruciali nella produzione dello scotch, come la doppia distillazione in alambicchi di rame, l’invecchiamento in botti di rovere (spesso precedentemente utilizzate per sherry o bourbon) e le specifiche condizioni climatiche della Scozia, che contribuiscono a plasmare il carattere unico del distillato.

Altri whisky, invece, possono utilizzare una varietà di cereali, dando vita a profili aromatici molto diversi. Il bourbon americano, ad esempio, si basa principalmente sul mais, risultando più dolce e vanigliato. Il rye whiskey, a base di segale, presenta note più speziate e pepate. Anche i whisky irlandesi, pur utilizzando l’orzo, spesso non prevedono l’affumicatura della materia prima con torba, un processo tipico di alcuni scotch che conferisce loro un inconfondibile aroma “fumoso”.

In sintesi, pensare allo scotch come a un sottoinsieme del whisky aiuta a comprendere la distinzione. Tutti gli scotch sono whisky, ma non tutti i whisky sono scotch. È il malto d’orzo, insieme ad altri fattori produttivi, a innalzare lo scotch a un livello di complessità e raffinatezza che lo rende un distillato apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo. La prossima volta che vi troverete di fronte a un bicchiere di whisky, ricordatevi di questa sottile ma fondamentale differenza: il segreto, spesso, sta proprio nel malto.