Dove viene prodotta la mortadella favola?

La Mortadella Favola: un’icona emiliana in continua evoluzione

La Mortadella Favola, rinomata per la sua qualità e la sua tradizione, rappresenta un’eccellenza del made in Italy. Mentre il suo nome evoca immagini di gusto e artigianalità, la realtà produttiva è un esempio di costante adattamento e innovazione, impiantata nel cuore dell’Emilia-Romagna.

Dopo un’ascesa significativa negli anni ’70, l’azienda ha trovato la sua collocazione definitiva a San Prospero. Oggi, su un’area di 30.000 metri quadrati, la Mortadella Favola produce circa 100 tonnellate di carni settimanali, un’impressionante quantità che testimonia l’importanza di questo stabilimento.

La storia della Mortadella Favola, però, non è solo un’esposizione di cifre imponenti. L’impegno dell’azienda è ben rappresentato dal significativo investimento in un ammodernamento post-sisma del 2012. Questo non è un mero ripristino, ma un’occasione per un’innovazione strutturale che ha permesso di potenziare ulteriormente le capacità produttive e di garantire la sicurezza e l’efficienza.

L’ammodernamento, oltre a riedificare le infrastrutture, ha contribuito a consolidare l’immagine dell’azienda. La scelta di investire in un’infrastruttura all’avanguardia riflette la volontà di offrire al mercato un prodotto di eccellenza, mantenendo alti standard qualitativi e rispetto per la tradizione.

La produzione di 100 tonnellate di carni settimanali rappresenta un’importante cifra d’affari, ma soprattutto un’evidenza della dedizione e della competenza di un team che sa coniugare tradizione e innovazione. Questa realtà produttiva, situata a San Prospero, non è solo un punto di riferimento per il mercato della mortadella, ma incarna lo spirito dell’Emilia-Romagna, terra di eccellenze gastronomiche e di impegno costante per la qualità. La scelta di un’area di 30.000 metri quadrati e la modernizzazione post-sisma dimostrano un’attenzione all’efficienza produttiva e un’ambizione di guardare al futuro. La Mortadella Favola, dunque, non è solo un’eccellenza gastronomica, ma un esempio concreto di come la tradizione possa convivere e arricchirsi con le innovazioni tecnologiche.