Qual è il miglior lievito per fare la pizza?

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Il lievito di birra (saccharomyces cerevisiae) non è lunica opzione per la lievitazione della pizza. Il noto lievito madre e pre-impasti come poolish e biga sono altrettanto validi per ottenere una pizza soffice e gustosa.

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Il Segreto di una Pizza Perfetta: Non Solo Lievito di Birra

La pizza, regina indiscussa della tavola italiana, nasconde dietro la sua apparente semplicità un universo di tecniche e segreti. Uno dei pilastri fondamentali per una pizza fragrante e digeribile è, senza dubbio, la lievitazione. Ma qual è il miglior lievito per ottenere il risultato desiderato? La risposta, come spesso accade in cucina, è più complessa di un semplice elenco. Sebbene il lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) sia un’opzione ampiamente diffusa e affidabile, relegarlo al ruolo di unica scelta possibile sarebbe un errore.

Il lievito di birra, disponibile fresco, secco attivo o secco istantaneo, offre indubbi vantaggi. La sua reperibilità è elevata, il costo contenuto e la velocità di lievitazione relativamente breve. Permette di ottenere una pizza gustosa in tempi ragionevoli, ideale per una serata in famiglia o un’improvvisata cena tra amici. Tuttavia, l’utilizzo esclusivo del lievito di birra spesso si traduce in una pizza dal sapore meno complesso e con una conservabilità limitata.

Entra quindi in gioco il lievito madre, un vero e proprio tesoro per gli appassionati di panificazione. Questa coltura simbiotica di lieviti e batteri lattici, curata e alimentata con dedizione, conferisce alla pizza un profumo inconfondibile, una consistenza alveolata e una digeribilità superiore. Il sapore è più ricco, complesso e leggermente acidulo, frutto della fermentazione prolungata. La pizza ottenuta con lievito madre si conserva anche più a lungo, mantenendo intatta la sua fragranza. Il rovescio della medaglia? Richiede tempo, pazienza e una cura costante. La gestione del lievito madre può intimorire i neofiti, ma i risultati ripagano ampiamente gli sforzi.

Accanto al lievito di birra e al lievito madre, si affiancano i pre-impasti come il poolish e la biga. Questi impasti parziali, preparati con acqua, farina e una piccola quantità di lievito (di birra o madre), vengono lasciati fermentare per un periodo variabile, che può andare dalle poche ore a una giornata intera. L’utilizzo di poolish o biga conferisce all’impasto finale una maggiore idratazione, un sapore più intenso e una texture più elastica. La biga, in particolare, grazie alla sua minore idratazione, contribuisce a sviluppare la forza del glutine, ideale per pizze ad alta idratazione.

In definitiva, non esiste un “miglior” lievito in assoluto. La scelta dipende dal tempo a disposizione, dal livello di esperienza e, soprattutto, dal risultato che si desidera ottenere. Il lievito di birra rappresenta una soluzione pratica e veloce, il lievito madre un investimento a lungo termine per una pizza di qualità superiore, mentre i pre-impasti come poolish e biga offrono un’ottima via di mezzo per migliorare sapore e consistenza.

L’arte della pizza risiede proprio nella sperimentazione e nella conoscenza delle diverse tecniche di lievitazione. Provare, sbagliare, imparare e infine trovare la propria ricetta perfetta è il segreto per sfornare una pizza che soddisfi il proprio palato e quello dei propri commensali. Quindi, abbandonate le certezze e liberate la vostra creatività: la pizza perfetta vi aspetta!