Qual è il pesce più diffuso in Italia?

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Secondo una ricerca di Federcoopesca-Confcooperative, le specie ittiche più apprezzate in Italia sono acciughe, naselli, triglie, orate, salmone e cozze. Anche il tonno, insieme a palamite, tombarelli e altri tonnetti, è molto diffuso.

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Il Mare in Tavola: Un’Indagine sul Pesce Più Diffuso in Italia

L’Italia, terra di mare e di tradizioni culinarie ricche e variegate, presenta un panorama ittico altrettanto complesso e variegato. Determinare con precisione il pesce più diffuso è un’impresa ardua, poiché la diffusione può essere interpretata in diversi modi: considerando il pescato complessivo, il consumo al dettaglio, o la presenza nelle acque italiane. Tuttavia, un’analisi dei dati disponibili, combinata con la conoscenza delle abitudini alimentari italiane, ci permette di tracciare un quadro più chiaro.

Un recente studio di Federcoopesca-Confcooperative ha gettato luce su alcune specie particolarmente apprezzate dagli italiani. Se si considera il consumo, spiccano senza dubbio le acciughe, piccole ma preziose, protagoniste di antipasti classici, condimenti per paste e salse. La loro diffusione capillare, dalla semplice pizza margherita alle più elaborate ricette regionali, ne fa un vero e proprio simbolo della cucina italiana. Insieme alle acciughe, troviamo i nasello e le triglie, apprezzati per la loro carne bianca e dal sapore delicato, spesso protagoniste di fritture miste o preparazioni al forno.

Altra categoria di grande successo è quella dei pesci più “strutturati”: le orate, apprezzate per la loro carne soda e versatile, sono protagoniste di preparazioni sia semplici che elaborate, mentre il salmone, sebbene di provenienza spesso nordeuropea, gode di una popolarità crescente, grazie alla sua versatilità e ai suoi benefici nutrizionali. Infine, le cozze, mollusco bivalve per antonomasia, sono un pilastro della cucina italiana, utilizzate in innumerevoli ricette, dalle classiche zuppe ai più sofisticati piatti di pesce.

Non possiamo dimenticare la famiglia dei tonni. Il tonno, insieme alle palamite e ad altre specie affini (i cosiddetti “tonnetti”), rappresenta un’importante risorsa ittica, tanto che la pesca del tonno rappresenta un settore economico rilevante per alcune regioni italiane. La sua carne, ricca di sapore e nutrienti, viene consumata in diverse forme, dal tonno sott’olio alle preparazioni più elaborate.

In conclusione, definire un singolo “pesce più diffuso” in Italia è riduttivo. La realtà è più sfaccettata, e vede un’ampia gamma di specie, dalle acciughe alle orate, passando per i tonni e le cozze, contendersi il podio, a seconda del criterio utilizzato. La ricchezza della nostra cucina, però, dimostra quanto il mare italiano sia una fonte inesauribile di sapori e tradizioni, e come ogni specie, a suo modo, contribuisca a rendere unica la nostra gastronomia. Un patrimonio da tutelare e valorizzare, per garantire la sostenibilità del settore ittico e la preservazione della biodiversità marina.

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