Quale parte del guanciale si toglie?

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Per preparare il guanciale, taglialo a fette spesse circa un centimetro e poi a cubetti medi. Prima di procedere, è fondamentale rimuovere la cotenna esterna, che risulta essere dura, di consistenza fibrosa e difficile da digerire, compromettendo la riuscita della preparazione.

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Il Guanciale Perfetto: Come Prepararlo al Meglio Eliminando la Parte Giusta

Il guanciale, re indiscusso della cucina romana e ingrediente principe di piatti iconici come la carbonara, l’amatriciana e la gricia, richiede una preparazione attenta per esaltare al meglio il suo sapore intenso e la sua consistenza unica. La qualità del guanciale è fondamentale, ma anche la sua lavorazione gioca un ruolo cruciale nel risultato finale. Un errore comune è non prestare attenzione a un passaggio che può fare la differenza tra un piatto sublime e uno deludente: l’eliminazione della parte giusta.

Troppo spesso ci si concentra sulla scelta del guanciale migliore, dimenticando che la sua preparazione iniziale è altrettanto importante. E qui entra in gioco la domanda che sorge spontanea: quale parte del guanciale si toglie?

La risposta è semplice ma fondamentale: la cotenna esterna.

Sebbene la cotenna possa sembrare parte integrante del taglio, essa rappresenta un ostacolo alla perfetta esperienza gustativa. Questa membrana esterna, di colore più scuro e dalla consistenza dura e fibrosa, resiste alla cottura e rimane tenace anche dopo lunghi tempi di preparazione. La sua consistenza gommosa non solo compromette la texture del piatto, ma può anche risultare difficile da digerire, appesantendo l’intera esperienza culinaria.

Perché è così importante rimuoverla?

La cotenna, durante la cottura, tende a diventare ancora più dura, impedendo al grasso del guanciale di sciogliersi correttamente e di rilasciare il suo inconfondibile aroma. Inoltre, la sua consistenza ostacola la formazione della crosticina croccante e dorata che rende il guanciale così irresistibile.

Come procedere correttamente:

  1. Taglio iniziale: Iniziate tagliando il guanciale a fette spesse circa un centimetro. Questa operazione facilita la successiva rimozione della cotenna.
  2. Rimozione della cotenna: Con un coltello ben affilato, incidete delicatamente la cotenna lungo il bordo della fetta. Afferrate la cotenna con una mano e, con l’altra, fate scorrere il coltello tra la cotenna e il grasso sottostante, separandoli con attenzione. È importante cercare di rimuovere solo la cotenna, evitando di asportare troppo grasso prezioso.
  3. Cubettatura: Una volta eliminata la cotenna, potete procedere a tagliare il guanciale a cubetti di medie dimensioni. La dimensione dei cubetti può variare a seconda della preparazione, ma l’importante è che siano uniformi per garantire una cottura omogenea.

Una volta rimosso l’inutile orpello, sarete pronti a godere appieno del vero sapore del guanciale. Il suo grasso, una volta sciolto in padella, inonderà la cucina con un profumo inebriante, preannunciando un’esperienza culinaria memorabile. La sua consistenza, croccante all’esterno e scioglievole all’interno, renderà ogni boccone un vero piacere.

In conclusione, la rimozione della cotenna non è un dettaglio insignificante, ma un passaggio cruciale per la perfetta preparazione del guanciale. Prendere qualche minuto in più per eseguire questa operazione vi garantirà un risultato finale di gran lunga superiore, trasformando un semplice piatto in un’autentica opera d’arte culinaria. Ricordate: il segreto per un guanciale perfetto risiede nella cura e nell’attenzione ai dettagli, a partire dall’eliminazione della parte giusta. Buon appetito!

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