Quali categorie di alimenti rientrano nei novel food?

0 visite

Tra gli esempi di novel food figurano oli di krill ricchi di omega-3, considerati una nuova fonte alimentare, e steroli vegetali, classificate come nuove sostanze. Lutilizzo di nanotecnologie per la produzione di alimenti rappresenta unulteriore categoria di novel food. Alcuni tipi di insetti commestibili rientrano anchessi in questa classificazione.

Commenti 0 mi piace

Novel Food: Un Viaggio nel Futuro dell’Alimentazione

L’etichetta di “novel food” evoca un’immagine futuristica, quasi fantascientifica, di alimenti che sfidano le nostre abitudini alimentari consolidate. Ma cosa si cela realmente dietro questa definizione e quali sono gli alimenti che rientrano in questa categoria in continua espansione?

In sostanza, i novel food sono alimenti o ingredienti alimentari che non hanno una storia significativa di consumo all’interno dell’Unione Europea prima del 15 maggio 1997. La loro immissione sul mercato è regolamentata per garantire la sicurezza del consumatore e necessita di una valutazione scientifica preventiva.

Ma l’aspetto più interessante è la varietà di categorie che abbraccia questo concetto. Non si tratta solo di prodotti creati in laboratorio, ma di un ventaglio di possibilità che spaziano da nuove fonti alimentari a processi produttivi innovativi. Analizziamo alcuni esempi significativi:

1. Nuove Fonti Alimentari:

Questo è forse l’aspetto più intuitivo del novel food. Si tratta di alimenti o ingredienti derivati da organismi che non fanno parte della nostra dieta tradizionale. Un esempio lampante è l’olio di krill, ricco di omega-3. Pur derivando da un crostaceo presente negli oceani, la sua estrazione e l’utilizzo come integratore alimentare sono relativamente recenti, rendendolo a tutti gli effetti un novel food. Altre possibili fonti potrebbero includere alghe, funghi o persino piante esotiche con proprietà nutrizionali interessanti.

2. Nuovi Ingredienti Alimentari:

Non sempre il novel food è un alimento completamente nuovo. A volte si tratta di ingredienti isolati o derivati da alimenti esistenti, ma con un processo di produzione o una composizione modificata. Un esempio calzante sono gli steroli vegetali, spesso aggiunti a yogurt o margarine per ridurre il colesterolo. Pur derivando da piante, il loro processo di estrazione e concentrazione li rende un ingrediente alimentare “nuovo” e quindi soggetto alla regolamentazione sui novel food.

3. Alimenti Prodotti con Nuove Tecnologie:

L’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di novel food. Un ambito particolarmente dibattuto è quello delle nanotecnologie applicate al cibo. L’utilizzo di nanoparticelle per migliorare la conservazione, la consistenza o l’assorbimento dei nutrienti solleva questioni di sicurezza che richiedono un’attenta valutazione. In questo caso, non è tanto l’alimento in sé ad essere nuovo, quanto il processo di produzione che lo rende tale.

4. Insetti Commestibili:

Sebbene in molte culture del mondo gli insetti siano una fonte di cibo consolidata, in Europa rappresentano una novità. Alcuni tipi di insetti commestibili (come grilli, larve di mosca soldato o vermi della farina) sono stati autorizzati come novel food, aprendo la strada a un’alimentazione più sostenibile e ricca di proteine alternative alla carne. L’accettazione culturale di questo tipo di alimenti è ancora in fase di evoluzione, ma il loro potenziale è innegabile.

Oltre la Definizione: Considerazioni sul Futuro dell’Alimentazione

La categoria dei novel food è destinata a espandersi ulteriormente, spinta dalla necessità di trovare soluzioni alimentari più sostenibili, nutrienti e adatte alle esigenze di una popolazione mondiale in crescita. Affrontare le sfide legate all’approvvigionamento alimentare richiede un approccio innovativo, ma sempre attento alla sicurezza e alla trasparenza nei confronti del consumatore.

La chiave del successo dei novel food risiede nella capacità di comunicare in modo chiaro i benefici e i potenziali rischi associati a questi nuovi alimenti, incoraggiando un approccio informato e consapevole da parte del consumatore. Solo così potremo plasmare un futuro dell’alimentazione che sia al tempo stesso innovativo, sostenibile e sicuro per tutti.