Quando si toglie il vino dalla feccia?

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Circa un mese dopo la fine della vinificazione e la pressatura, si effettua il primo travaso del vino. Questa operazione serve a separare il vino limpido dalla feccia depositata sul fondo del contenitore, contribuendo a una progressiva chiarifica del prodotto finale.

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Il Momento Cruciale: Quando Travasare il Vino dalla Feccia?

Il fascino della vinificazione risiede nella sua combinazione di scienza, arte e pazienza. Ogni fase, dalla vendemmia all’imbottigliamento, richiede attenzione e sensibilità per guidare il mosto verso il suo destino di vino. Una fase particolarmente delicata e fondamentale è il travaso, ovvero la separazione del vino limpido dalla feccia che si deposita sul fondo del contenitore. Ma quando è il momento giusto per effettuare questo travaso?

La risposta, seppur apparentemente semplice, nasconde una serie di considerazioni che influenzano la qualità e il carattere del vino finale. La citazione iniziale ci indica un termine di riferimento: circa un mese dopo la fine della vinificazione e della pressatura. Questo periodo, tuttavia, è un’indicazione di massima e il momento ottimale può variare significativamente a seconda di diversi fattori.

Perché è importante travasare?

La feccia è costituita principalmente da lieviti morti (detti anche “fecce fini”), residui di bucce, vinaccioli e altre particelle solide che si depositano durante e dopo la fermentazione. Lasciare il vino a contatto prolungato con la feccia può portare a diversi problemi:

  • Sentori indesiderati: La feccia in decomposizione può rilasciare aromi sgradevoli, compromettendo la complessità aromatica del vino.
  • Riduzione: Un ambiente povero di ossigeno, generato dalla feccia, può favorire reazioni di riduzione che portano alla formazione di composti solforati, responsabili di odori di uova marce o zolfo.
  • Instabilità: La feccia può contenere enzimi che continuano ad agire sul vino, causando instabilità nel colore, nella torbidità e nel sapore.

I Fattori Determinanti:

Oltre al tempo, è fondamentale considerare i seguenti aspetti per determinare il momento ideale per il travaso:

  • Tipo di Vino: I vini bianchi, in genere, richiedono un travaso più precoce rispetto ai vini rossi. Questo perché la feccia nei vini bianchi tende a deteriorarsi più rapidamente, compromettendo la freschezza e la pulizia aromatica. I vini rossi, invece, possono beneficiare di un contatto prolungato con le fecce fini (detto sur lie) per arricchire la struttura e la complessità.
  • Varietà dell’Uva: Alcune varietà di uva producono vini più predisposti alla formazione di fecce rispetto ad altre.
  • Temperatura: Temperature più alte accelerano la decomposizione della feccia, rendendo necessario un travaso più rapido.
  • Assaggio: L’assaggio è lo strumento più importante. Il vinificatore deve monitorare attentamente l’evoluzione del vino, prestando attenzione a odori, sapori e aspetto visivo. Se compaiono sentori sgradevoli o il vino assume un aspetto torbido, è un segnale che il travaso è necessario.

Il Processo di Travaso:

Il travaso va eseguito con delicatezza per evitare di smuovere la feccia. Si può utilizzare un tubo di gomma o una pompa, trasferendo il vino limpido in un altro contenitore, precedentemente sanitizzato. È importante lasciare un piccolo spazio vuoto (colmatura) nel contenitore per evitare l’ossidazione.

Oltre il Primo Travaso:

Spesso, non è sufficiente un solo travaso. In base alle necessità del vino e alle scelte del vinificatore, possono essere effettuati travasii successivi per affinare ulteriormente la limpidezza e la stabilità del prodotto finale.

In conclusione:

Determinare il momento giusto per travasare il vino dalla feccia è una decisione cruciale che richiede esperienza, osservazione e sensibilità. Sebbene la regola del “mese dopo” possa servire come punto di partenza, l’assaggio e la comprensione delle specifiche caratteristiche del vino rimangono gli strumenti più affidabili per garantire un prodotto di alta qualità. Il travaso non è solo una procedura tecnica, ma un atto di cura e attenzione che permette al vino di esprimere al meglio il suo potenziale.