Quanti IGP ci sono in Italia?

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LItalia vanta un ricco patrimonio agroalimentare, con oltre 7400 prodotti a denominazione di origine protetta (DOP) e indicazione geografica protetta (IGP). Le DOP superano le 4000, mentre le IGP sono oltre 3400, evidenziando una varietà significativa tra i diversi settori merceologici.
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Il Tesoro Enogastronomico Italiano: Un Mare di IGP

L’Italia, terra di tradizioni culinarie millenarie, vanta un patrimonio agroalimentare unico al mondo. Tra i preziosi sigilli di qualità che tutelano la genuinità dei suoi prodotti, le Indicazioni Geografiche Protette (IGP) occupano un ruolo di primaria importanza, testimoniando la straordinaria biodiversità e la sapiente arte culinaria che caratterizzano il Paese. Ma quanti sono questi preziosi tesori? Oltre 3400.

Questo dato, incastonato nel mosaico complessivo delle 7400 denominazioni di origine protetta (DOP) e IGP, evidenzia una varietà sorprendente, che spazia dalle delizie della tavola ai prodotti più svariati. Le IGP, infatti, rappresentano un’importante sponda per la valorizzazione di prodotti tradizionali, spesso legati a specifici territori e a tecniche di lavorazione tramandate nel tempo. Non si tratta solo di un’etichetta, ma di un vero e proprio marchio di qualità, che identifica un prodotto legato indissolubilmente al suo territorio, con caratteristiche organolettiche e metodi di produzione ben definiti.

Questo numero impressionante di IGP non è un caso. Riflette l’impegno del nostro Paese nella preservazione delle proprie radici culturali e delle proprie risorse naturali, riconoscendo l’importanza di proteggere il know-how tradizionale e di sostenere le produzioni locali. Da un punto di vista economico, le IGP rappresentano un valore aggiunto per le aziende che le utilizzano, garantendo un riconoscimento di qualità superiore e un target di consumatori attenti alla provenienza e all’origine del prodotto.

Ma oltre al valore economico, le IGP rappresentano un elemento fondamentale per la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Ogni IGP, infatti, è connessa a un territorio specifico, con le sue peculiarità ambientali, le sue tradizioni artigianali e il suo microclima. La loro tutela contribuisce a mantenere vive le conoscenze e le tecniche di produzione tradizionali, preservando così un patrimonio culturale di inestimabile valore.

L’Italia, con la sua ricchezza di IGP, si presenta come un modello per la tutela della biodiversità e del patrimonio agroalimentare mondiale. La sfida ora è quella di promuovere e valorizzare ulteriormente questi preziosi tesori, consentendo al contempo agli agricoltori e alle piccole aziende di prosperare e di continuare a tramandare le proprie tradizioni. La valorizzazione delle IGP è un investimento nel futuro, un ponte tra passato e presente, un’opportunità per il sistema produttivo nazionale e per la cultura culinaria italiana. Un tesoro prezioso, da custodire e condividere con il mondo.