Quanti sono 60 g di pasta cotta?

60 grammi di pasta: cotta o cruda, la quantità non cambia

Spesso ci si interroga sulla quantità di pasta da cucinare, soprattutto quando si segue una dieta o si cerca di controllare le porzioni. Un dubbio frequente riguarda il peso della pasta cotta rispetto a quella cruda: 60 grammi di pasta cotta sono equivalenti a 60 grammi di pasta cruda? La risposta, forse sorprendentemente, è sì, ma con una precisazione fondamentale.

La cottura, infatti, modifica il peso della pasta, non la quantità. L’acqua assorbita durante la bollitura fa aumentare il peso finale del prodotto, creando l’illusione di una maggiore quantità di cibo. Se mettiamo a bollire 60 grammi di pasta cruda, otterremo un peso superiore dopo la cottura, magari 150 o 180 grammi a seconda del formato e del tempo di cottura. Tuttavia, la quantità di pasta rimane invariata: quei 60 grammi iniziali sono ancora lì, semplicemente idratati e più voluminosi.

Immaginiamo di avere 60 palline di spugna. Se le immergiamo in acqua, assorbiranno liquido e diventeranno più grandi e pesanti. Ma il numero di palline, ovvero la quantità, rimane lo stesso: 60. Lo stesso principio si applica alla pasta.

Questa distinzione tra peso e quantità è cruciale per chi segue un regime alimentare controllato. Se una dieta prescrive 60 grammi di pasta, si intende pasta cruda. Pesare la pasta dopo la cottura può portare a un’errata interpretazione delle porzioni, con conseguente assunzione di una quantità di carboidrati superiore a quella prevista.

Per evitare confusioni, è buona norma pesare la pasta prima della cottura. In questo modo, si ha la certezza di rispettare le indicazioni dietetiche, indipendentemente dal peso finale del prodotto cotto. Ricordate: il peso cambia, la quantità no. 60 grammi di pasta cruda rimarranno sempre 60 grammi di pasta, anche dopo aver assorbito l’acqua di cottura.