Quanto alcol contiene un Aperol Spritz?

L’Aperol Spritz: un’icona di leggerezza? Sfatiamo il mito della bassa gradazione alcolica.

L’Aperol Spritz, con il suo vibrante colore arancione e il gusto piacevolmente amaro, è diventato sinonimo di aperitivo leggero e rinfrescante. Spesso viene percepito come un cocktail a bassa gradazione alcolica, ideale per accompagnare momenti di relax e convivialità senza eccedere. Ma questa percezione corrisponde alla realtà? Analizziamo più da vicino la composizione dell’Aperol Spritz per comprendere il suo reale contenuto alcolico.

È vero che l’Aperol, ingrediente base del cocktail, ha una gradazione alcolica relativamente bassa, pari all’11% vol. Tuttavia, è importante considerare che l’Aperol Spritz non è composto solo da Aperol. La ricetta classica prevede l’aggiunta di Prosecco, un vino spumante con una gradazione alcolica che si aggira intorno al 11-12% vol., e di una spruzzata di soda o acqua frizzante.

Quindi, sebbene l’Aperol in sé non sia un alcolico forte, la sua combinazione con il Prosecco porta la gradazione alcolica complessiva del cocktail a un livello superiore a quello che si potrebbe immaginare. Considerando le proporzioni tipiche della ricetta (3 parti di Prosecco, 2 parti di Aperol e 1 parte di soda), un Aperol Spritz può raggiungere una gradazione alcolica che oscilla tra l’8% e il 9% vol., un valore non trascurabile e paragonabile a quello di una birra media.

Pertanto, l’idea che l’Aperol Spritz sia un drink “leggero” in termini di alcol può essere fuorviante. Consumare diversi Spritz durante un aperitivo può portare ad un’assunzione di alcol significativa, con le relative conseguenze. È fondamentale quindi essere consapevoli del suo contenuto alcolico e consumarlo con moderazione, godendosi appieno il suo gusto unico senza sottovalutare i suoi effetti.

In definitiva, l’Aperol Spritz rimane un’ottima scelta per un aperitivo, ma è importante sfatare il mito della sua presunta “leggerezza” alcolica e approcciarsi al suo consumo con consapevolezza e responsabilità.