Quanto aumentano le calorie con la frittura?
La frittura non aumenta le calorie dellolio. Sia crudo che cotto, un grammo di qualsiasi grasso apporta 9 calorie. La differenza calorica risiede negli alimenti fritti, non nellolio stesso.
Il mito delle calorie dell’olio fritto: non è l’olio, è l’alimento
Spesso si sente dire che la frittura aumenta le calorie dell’olio, trasformandolo in una bomba calorica pronta ad esplodere sulla nostra linea. Ma questa è una credenza errata, un mito da sfatare. La verità è che l’olio, sia crudo che fritto, mantiene lo stesso apporto calorico: 9 calorie per grammo. Non è l’olio in sé a diventare più calorico durante la frittura, ma è l’alimento immerso in esso a subire una trasformazione che ne altera il conteggio calorico.
La frittura, infatti, è un processo di cottura che prevede l’immersione dell’alimento in olio caldo. Durante questo processo, l’acqua contenuta nell’alimento evapora, mentre l’olio viene assorbito al suo posto. Ed è proprio questo assorbimento di olio la chiave per comprendere l’aumento calorico del cibo fritto.
Immaginiamo di friggere delle patate. Le patate crude contengono acqua e una certa quantità di calorie derivanti principalmente dai carboidrati. Durante la frittura, l’acqua evapora e le patate assorbono l’olio, ricco di grassi. Quindi, alle calorie delle patate si sommano le calorie dell’olio assorbito, risultando in un alimento significativamente più calorico rispetto alla sua versione cruda.
Se confrontiamo un grammo di olio di oliva crudo con un grammo di olio di oliva utilizzato per friggere, entrambi apporteranno 9 calorie. La differenza sostanziale la troviamo nel confronto tra 100 grammi di patate crude e 100 grammi di patate fritte. Le patate fritte, avendo assorbito olio, avranno un apporto calorico nettamente superiore.
Pertanto, la prossima volta che vi trovate di fronte a un piatto di frittura, ricordate che non è l’olio ad aver magicamente aumentato le sue calorie. È l’alimento che, perdendo acqua e assorbendo grasso, ha subito una trasformazione che lo rende più calorico. La consapevolezza di questo meccanismo è fondamentale per un’alimentazione equilibrata e per sfatare falsi miti legati alla cottura dei cibi. Scegliere metodi di cottura alternativi, come la cottura al forno o al vapore, può contribuire a ridurre l’apporto calorico dei nostri pasti, preservando al contempo il gusto e le proprietà nutritive degli alimenti.
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