Quanto ci mette lo stomaco a rimpicciolirsi?

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Il restringimento dello stomaco, conseguente a diete drastiche, altera i segnali di sazietà al cervello. Con unalimentazione equilibrata, le dimensioni originali dello stomaco possono essere recuperate in alcuni mesi, ripristinando la normale percezione della fame e della pienezza.

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Il mito dello stomaco “rimpicciolito”: verità e conseguenze di diete drastiche

L’idea di uno stomaco che si “rimpicciolisce” a seguito di diete drastiche è diffusa, spesso associata alla promessa di un metabolismo accelerato e di una perdita di peso più facile e duratura. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione? La realtà è più complessa e, soprattutto, meno miracolosa di quanto si possa pensare.

In realtà, lo stomaco non si “rimpicciolisce” in senso anatomico, nel senso che non si verifica una riduzione permanente del suo volume muscolare. Quello che accade con diete molto restrittive è un’alterazione del suo funzionamento e, di conseguenza, una modificazione dei segnali che invia al cervello riguardo alla sazietà. Diete ipocaloriche estreme, spesso caratterizzate da un’assunzione di cibo estremamente limitata, portano lo stomaco ad adattarsi a questo nuovo regime, riducendo temporaneamente la sua capacità di contenere cibo. Questo genera una sensazione di pienezza più precoce, con porzioni più piccole che appaiono sufficienti.

Tuttavia, questa riduzione del volume percepito non è una modificazione strutturale permanente. È piuttosto un adattamento fisiologico, un meccanismo di sopravvivenza che il corpo mette in atto di fronte a una carenza di nutrienti. Il problema sorge quando si torna a una dieta normale: lo stomaco, abituato a volumi ridotti, risponde con una maggiore sensazione di fame, aumentando il rischio di recuperare il peso perso, e persino di superarlo. Questo è dovuto al fatto che i segnali di sazietà, alterati durante il periodo di restrizione calorica, non vengono ripristinati immediatamente.

Il tempo necessario per recuperare la normale percezione della fame e della pienezza, e quindi per ritrovare una funzionalità gastrica ottimale, dipende da diversi fattori, tra cui la durata e l’intensità della dieta dimagrante, la costituzione individuale e lo stile di vita. In generale, con un’alimentazione equilibrata e gradualmente più ricca, si può assistere a un ripristino progressivo nel giro di alcuni mesi. Tuttavia, questo processo non è automatico e richiede consapevolezza e gradualità.

È fondamentale, quindi, sfatare il mito dello stomaco “rimpicciolito” e sottolineare l’importanza di un approccio sano e sostenibile al dimagrimento. Diete drastiche, oltre a essere pericolose per la salute, portano a un’alterazione temporanea della fisiologia gastrica, che può compromettere il raggiungimento di un peso sano e il suo mantenimento nel lungo termine. Un percorso di dimagrimento efficace si basa su un piano alimentare equilibrato, un’attività fisica regolare e un supporto professionale, per imparare a gestire la fame e a raggiungere il benessere a lungo termine. Il vero obiettivo non è rimpicciolire lo stomaco, ma rieducare il nostro corpo a un rapporto sano con il cibo.