Quanto costa in media una capsula di caffè?

Il prezzo di una tazzina di piacere: quanto costa davvero il caffè in capsula?

Il caffè in capsula ha rivoluzionato il modo in cui gustiamo questa bevanda, offrendo praticità e velocità. Ma a quale prezzo? Prendiamo ad esempio le capsule Nespresso Ristretto, un classico per gli amanti del caffè intenso. Con un costo unitario di circa 0,39€, sembrano un’opzione accessibile. Tuttavia, considerando che ogni capsula contiene solamente 5g di caffè, il prezzo al chilo raggiunge cifre considerevoli, intorno ai 78€. Una spesa che supera di gran lunga quella del caffè in grani o macinato, che si attesta generalmente su valori decisamente inferiori.

Ma cosa giustifica questo divario? Diversi fattori contribuiscono al costo elevato delle capsule. Innanzitutto, l’esclusività del sistema Nespresso. Le capsule sono progettate specificamente per le macchine Nespresso, creando un mercato chiuso dove la concorrenza è limitata. Questo permette a Nespresso di mantenere un controllo più stretto sui prezzi.

In secondo luogo, la tecnologia e la ricerca impiegate nello sviluppo delle capsule e delle miscele. Nespresso investe costantemente nella creazione di nuovi aromi e nell’ottimizzazione del processo di estrazione, garantendo (almeno teoricamente) una qualità costante in ogni tazzina. Questo ha un costo che si riflette sul prezzo finale.

Inoltre, la comodità e la velocità offerte dalle capsule hanno un valore. L’erogazione istantanea di un caffè di qualità, senza dover macinare i chicchi e gestire i filtri, è un plus per molti consumatori, disposti a pagare un premium per questo servizio.

Infine, anche il packaging e la distribuzione incidono sul costo. Le capsule sono confezionate singolarmente per preservare l’aroma del caffè e richiedono una logistica specifica per la distribuzione.

In conclusione, il prezzo di una capsula Nespresso, e più in generale del caffè in capsula, non è solo determinato dalla quantità di caffè contenuta, ma da una serie di fattori che includono l’esclusività del sistema, la ricerca e sviluppo, la comodità e i costi di confezionamento e distribuzione. Sta al consumatore valutare se la praticità e la qualità offerta giustificano il prezzo, considerando le alternative disponibili sul mercato, come il caffè in grani o macinato, che offrono un rapporto quantità/prezzo sicuramente più vantaggioso. La scelta, in definitiva, dipende dalle proprie priorità e dal valore che si attribuisce a una tazzina di caffè.