Quanto costa la licenza per la somministrazione di alcolici?

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Ottenere la licenza per somministrare alcolici non comporta un costo elevato. La procedura principale è la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), unautodichiarazione che permette di avviare o cessare lattività immediatamente, senza attendere verifiche preliminari da parte delle autorità competenti.

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Il costo (quasi) irrisorio della licenza per la somministrazione di alcolici: una guida alla SCIA

Aprire un bar, un ristorante o qualsiasi attività che preveda la somministrazione di bevande alcoliche genera spesso timore burocratico, alimentato dalla percezione di costi elevati per le licenze. In realtà, la spesa per l’ottenimento del permesso non è proibitiva, anzi, si configura come un aspetto relativamente semplice del processo di avvio dell’attività. Il cuore del sistema risiede nella SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

A differenza di altre procedure più complesse e onerose del passato, la SCIA rappresenta un’autodichiarazione con cui il titolare comunica all’amministrazione competente l’inizio o la cessazione di un’attività. Questo significa che, a differenza di una precedente autorizzazione, non è necessario attendere tempi lunghi per l’approvazione da parte della pubblica amministrazione. L’attività può iniziare immediatamente dopo la presentazione della SCIA, semplificando notevolmente i tempi di avvio.

Ma quanto costa effettivamente questa semplificazione? La risposta è: poco o nulla. Il costo principale non è legato a tasse o imposte per il rilascio della licenza stessa, ma piuttosto alle spese amministrative connesse alla preparazione e alla presentazione della SCIA. Queste spese includono:

  • Costi di compilazione della SCIA: La compilazione della SCIA può essere fatta autonomamente, ma affidarsi a un commercialista o a un professionista specializzato garantisce una maggiore precisione ed evita possibili errori che potrebbero comportare ritardi o sanzioni. Questo servizio ha un costo variabile a seconda del professionista e della complessità dell’attività.
  • Marca da bollo: In alcuni casi, potrebbero essere necessarie marche da bollo, ma l’importo è generalmente contenuto.
  • Spese di pubblicazione: Alcune amministrazioni richiedono la pubblicazione di un avviso all’albo pretorio, generando costi aggiuntivi minimi.
  • Eventuali costi per adeguamenti strutturali: L’ottenimento della SCIA non è subordinato al possesso di specifiche licenze o permessi aggiuntivi, ma l’attività deve comunque rispettare tutte le norme igienico-sanitarie e di sicurezza previste dalla legge. Eventuali opere di adeguamento dei locali comportano costi a parte, ma non sono direttamente legati alla SCIA stessa.

In definitiva, il costo effettivo per ottenere la possibilità di somministrare alcolici tramite SCIA si rivela sorprendentemente basso, se paragonato alla complessità percepita. La spesa principale non è rappresentata da un’imposta elevata sulla licenza, ma dai costi accessori per la gestione burocratica, spesso contenuti e facilmente gestibili. È fondamentale, quindi, informarsi presso gli uffici competenti del proprio comune per conoscere le specifiche procedure e i costi associati, al fine di pianificare al meglio l’avvio della propria attività. La semplificazione introdotta dalla SCIA rappresenta un’importante opportunità per gli imprenditori, trasformando un aspetto potenzialmente complesso in una procedura snella e accessibile.