Quanto lievito per 900 g di farina?

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Per 900g di farina, usa 2g di lievito di birra, 500ml di acqua tiepida e 25ml di olio extravergine di oliva. Questa proporzione garantisce una lievitazione ottimale. Regola le quantità a seconda del tipo di farina e dellumidità ambientale.

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Il Segreto di una Lievitazione Perfetta: 900g di Farina e il Giusto Lievito

La panificazione è un’arte antica, un’alchimia di ingredienti e tempi che, se ben padroneggiati, regalano il profumo e il sapore di un pane artigianale semplicemente indimenticabile. Ma tra i tanti segreti custoditi dai fornai esperti, uno dei più importanti è la corretta dosatura del lievito. Troppo poco e l’impasto rimarrà piatto e insipido; troppo e il pane risulterà gommoso e dal sapore acre. Oggi ci concentriamo su una ricetta di base: 900g di farina. Quanta lievitazione ci serve per ottenere il risultato perfetto?

La risposta non è un numero fisso inciso nella pietra, ma un punto di partenza da cui partire, adattandosi alle variabili in gioco. Una buona regola empirica, valida per una farina di forza media e in condizioni climatiche normali, prevede l’utilizzo di 2g di lievito di birra fresco per 900g di farina. Questa quantità, combinata con circa 500ml di acqua tiepida (la temperatura ideale si aggira intorno ai 30°C, verificatelo con un termometro da cucina) e 25ml di olio extravergine di oliva, assicura una lievitazione ottimale, conferendo al pane una consistenza morbida ed elastica.

L’olio, oltre a contribuire alla fragranza, dona all’impasto una maggiore idratazione e morbidezza, favorendo la formazione della maglia glutinica. Ricordiamo però che questa è solo una linea guida. L’arte della panificazione richiede attenzione e sperimentazione. Diversi fattori, infatti, possono influenzare la quantità di lievito necessaria:

  • Tipo di farina: Le farine forti, con un alto contenuto di glutine, richiedono generalmente meno lievito rispetto alle farine deboli. Una farina di tipo 00 potrebbe necessitare di una quantità leggermente inferiore rispetto ad una farina integrale, che a sua volta potrebbe richiedere una maggiore quantità di lievito o un tempo di lievitazione più lungo.
  • Umidità ambientale: In ambienti particolarmente umidi, la lievitazione avviene più rapidamente, quindi potrebbe essere opportuno ridurre la quantità di lievito. Al contrario, in ambienti secchi, potrebbe essere necessario aumentarne leggermente la dose.
  • Temperatura ambiente: Un ambiente più caldo accelera la lievitazione, richiedendo una riduzione della quantità di lievito o del tempo di lievitazione.

La chiave per una lievitazione perfetta sta nell’osservazione. Imparate ad interpretare l’aspetto dell’impasto: dovrebbe essere soffice, elastico e leggermente appiccicoso, ma non liquido. Se dopo la prima lievitazione (la “massa madre”) l’impasto non presenta un buon sviluppo, significa che potrebbe essere necessario aggiustare la quantità di lievito nelle successive lavorazioni.

In conclusione, la ricetta proposta (2g di lievito di birra fresco, 500ml di acqua tiepida, 25ml di olio extravergine di oliva per 900g di farina) rappresenta un eccellente punto di partenza. Ma la vera maestria nella panificazione risiede nella capacità di adattare le proporzioni alle specifiche condizioni, sperimentando e affinando le proprie tecniche, fino a ottenere il pane perfetto, che solo voi saprete creare.