Quanto sale contiene una fetta di prosciutto?

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Lestratto rilevante:

Il contenuto di sale di alcuni salumi e formaggi tradizionali è particolarmente alto: circa 1800 mg/100 g di sodio (Na) nel pecorino e 2500 mg/100 g nel prosciutto crudo.

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Il Sale Nascosto nel Piatto: Quanto Prosciutto Possiamo Permetterci?

Il prosciutto crudo, re indiscusso degli antipasti italiani, vanta un sapore inconfondibile, frutto di una sapiente stagionatura e, inevitabilmente, di un generoso utilizzo di sale. Ma quanto sale si nasconde in quella fetta succulenta che tanto amiamo? E quanto dovremmo preoccuparci del suo contenuto di sodio, soprattutto se siamo attenti alla nostra salute cardiovascolare?

L’estratto di cui disponiamo ci fornisce un dato allarmante: il prosciutto crudo può contenere fino a 2500 mg di sodio ogni 100 grammi di prodotto. Un numero decisamente elevato, se confrontato con altri alimenti e se consideriamo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che suggerisce di non superare i 2000 mg di sodio al giorno.

Ma cosa significa questo in termini pratici, quando ci troviamo di fronte a una porzione di prosciutto? La risposta, ovviamente, dipende dallo spessore e dalla dimensione della fetta. Solitamente, una fetta di prosciutto crudo tagliata finemente pesa tra i 20 e i 30 grammi. Basandoci su una media di 25 grammi, una singola fetta potrebbe contenere tra i 625 e i 750 mg di sodio.

Questo significa che, consumando anche solo poche fette di prosciutto crudo, ci avviciniamo rapidamente al limite giornaliero raccomandato. È cruciale, quindi, considerare il prosciutto crudo come un alimento da gustare con moderazione, soprattutto se la nostra dieta include già altri cibi naturalmente ricchi di sodio o ai quali viene aggiunto sale durante la preparazione.

Perché il prosciutto è così salato?

L’alto contenuto di sale nel prosciutto crudo è legato al processo di produzione. Il sale, infatti, svolge un ruolo fondamentale nella conservazione della carne, prevenendo la proliferazione batterica e contribuendo al caratteristico sapore e alla consistenza del prodotto finito. Senza il sale, il prosciutto non potrebbe stagionare correttamente e si deteriorerebbe rapidamente.

Come ridurre l’impatto del sale del prosciutto nella nostra dieta?

Non è necessario rinunciare completamente al piacere di una fetta di prosciutto, ma è importante adottare alcune strategie per mitigare l’eccessivo apporto di sodio:

  • Porzioni controllate: Limitare il consumo a piccole porzioni occasionali.
  • Abbinamenti intelligenti: Accompagnare il prosciutto con alimenti a basso contenuto di sodio, come frutta fresca (melone, fichi) o verdure crude.
  • Lettura delle etichette: Prestare attenzione alle etichette nutrizionali per confrontare il contenuto di sodio tra diverse marche di prosciutto e scegliere quelle con un quantitativo inferiore.
  • Compensazione: Se si prevede di consumare prosciutto crudo, ridurre l’apporto di sale negli altri pasti della giornata.
  • Alternativa: Esplorare alternative al prosciutto crudo, come il prosciutto cotto a basso contenuto di sodio o altri salumi meno salati.

In conclusione, il prosciutto crudo, pur essendo un alimento gustoso e legato alla tradizione italiana, presenta un elevato contenuto di sale che richiede attenzione. Un consumo consapevole e moderato, unito a scelte alimentari intelligenti, ci permette di godere del suo sapore senza compromettere la nostra salute. Ricordiamoci sempre che la moderazione è la chiave per un’alimentazione equilibrata e per godere appieno dei piaceri della tavola, senza rinunciare al gusto e al benessere.