Quali sono le piccole riparazioni a carico dell'inquilino?

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Linquilino è responsabile delle piccole manutenzioni, ovvero riparazioni di lieve entità causate dalluso ordinario dellimmobile, come stabilito dallarticolo 1609 del Codice Civile. Sono esclusi i danni derivanti da vetustà o caso fortuito.
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Le piccole riparazioni a carico dell’inquilino: cosa sapere e cosa evitare

L’affitto di un immobile comporta diritti e doveri per entrambe le parti coinvolte, proprietario e inquilino. Tra gli obblighi che gravano su quest’ultimo, vi è quello di farsi carico delle cosiddette “piccole riparazioni” o “piccola manutenzione”, ovvero interventi di lieve entità necessari a mantenere l’immobile in buono stato d’uso durante la locazione. Ma cosa si intende precisamente per “piccola riparazione” e quali sono i limiti di questa responsabilità?

L’articolo 1609 del Codice Civile stabilisce che l’inquilino è tenuto ad eseguire le riparazioni di minor entità derivanti dall’uso ordinario dell’immobile. Questo significa che la responsabilità dell’inquilino si limita a quei piccoli interventi di manutenzione che si rendono necessari a causa del normale utilizzo dell’abitazione e dei suoi impianti. Si pensi, ad esempio, alla sostituzione di una lampadina fulminata, alla riparazione di una maniglia rotta, alla stasatura di uno scarico intasato da capelli o residui di cibo, alla sostituzione di una guarnizione usurata del rubinetto, o alla riparazione di una zanzariera danneggiata.

È importante sottolineare che la distinzione tra “piccola riparazione” e intervento di maggiore entità non è sempre netta e può generare controversie. Un criterio utile per discernere le due tipologie è il costo dell’intervento: si parla generalmente di piccola riparazione quando la spesa è contenuta e facilmente sostenibile dall’inquilino. Un altro elemento discriminante è la natura del danno: se il guasto deriva da un uso improprio o negligente dell’immobile, la responsabilità ricade sull’inquilino anche se l’intervento si rivelasse costoso. Al contrario, se il danno è causato da vetustà o caso fortuito, l’onere della riparazione spetta al proprietario. Ad esempio, se un tubo si rompe a causa della sua età avanzata, la riparazione sarà a carico del proprietario, anche se l’intervento è di modesta entità. Lo stesso vale per i danni causati da eventi imprevedibili e inevitabili, come un temporale particolarmente violento.

Per evitare fraintendimenti e future discussioni, è consigliabile che proprietario e inquilino definiscano chiaramente, preferibilmente per iscritto nel contratto di locazione, quali interventi rientrano nella categoria delle “piccole riparazioni”. Questo accorgimento permette di stabilire sin dall’inizio una chiara ripartizione delle responsabilità, contribuendo a mantenere un rapporto sereno e collaborativo tra le parti. Inoltre, è sempre opportuno documentare con foto o video lo stato dell’immobile al momento dell’ingresso e al momento dell’uscita, in modo da poter dimostrare l’eventuale presenza di danni preesistenti o l’assenza di responsabilità in caso di controversie.

In conclusione, la corretta gestione delle piccole riparazioni è fondamentale per una convivenza pacifica tra proprietario e inquilino. La chiarezza, la comunicazione e la buona fede sono gli ingredienti principali per evitare incomprensioni e garantire il rispetto dei reciproci diritti e doveri.