Quando è obbligatorio il progetto dell'impianto elettrico secondo il DM n. 37 2008?
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L’obbligo del progetto elettrico secondo il DM 37/2008: chiarezza tra norme e realtà impiantistica
Il Decreto Ministeriale 37/2008, recante “Approvazione di Linee guida per l’applicazione delle norme tecniche UNI relative agli impianti elettrici a bassa tensione”, rappresenta un cardine normativo per la progettazione e realizzazione degli impianti elettrici in Italia. Un aspetto fondamentale, spesso fonte di dubbi e interpretazioni errate, riguarda l’obbligatorietà del progetto stesso. Non si tratta di una semplice formalità burocratica, ma di una garanzia di sicurezza e conformità alle normative vigenti, a tutela sia del proprietario dell’immobile sia degli operatori che potrebbero intervenire sull’impianto.
Contrariamente a una diffusa semplificazione, l’obbligo di presentare un progetto elettrico non si limita a una semplice soglia di potenza impegnata. Il DM 37/2008, infatti, introduce una distinzione fondamentale:
1. Impianti ad Alta Tensione (>1000V): In questo caso, il progetto elettrico è sempre obbligatorio, includendo necessariamente anche la parte di impianto a bassa tensione, che alimenta l’utenza finale. La complessità intrinseca degli impianti ad alta tensione richiede una progettazione accurata e dettagliata, volta a garantire la sicurezza degli operatori e la stabilità della rete.
2. Impianti a Bassa Tensione (<1000V): La situazione è più sfaccettata. L’obbligo di progetto scatta in presenza di:
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Potenza impegnata superiore a 6 kW: Questa soglia rappresenta un indicatore significativo della complessità dell’impianto e del relativo rischio. Un impianto con una potenza impegnata elevata richiede una progettazione specifica per garantire la corretta distribuzione dell’energia e la protezione dalle sovracorrenti.
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Particolare esigenze di sicurezza o complessità impiantistica: Questa clausola, seppur apparentemente generica, è fondamentale. Situazioni che richiedono un’analisi più approfondita e una progettazione specifica possono includere: presenza di ambienti a rischio esplosione (ATEX), utilizzo di macchinari speciali con elevate esigenze di alimentazione, impianti particolarmente estesi o articolati, presenza di sistemi di protezione avanzati (come la protezione contro le scariche atmosferiche o i sistemi di messa a terra particolarmente complessi). La valutazione di queste “particolari esigenze” spetta al progettista, che dovrà giustificare la necessità di un progetto nel caso specifico.
In sintesi, affermare semplicemente che il progetto è obbligatorio oltre i 6 kW in bassa tensione è una semplificazione pericolosa. La valutazione della necessità di un progetto elettrico deve essere condotta caso per caso, considerando la potenza impegnata, la complessità dell’impianto e le specifiche esigenze di sicurezza. Omettere la progettazione di un impianto che la necessita, oltre a rappresentare una violazione delle norme, può comportare rischi significativi per la sicurezza delle persone e dei beni. Si raccomanda pertanto di consultare sempre un professionista abilitato per una corretta valutazione e la realizzazione di un impianto elettrico a norma di legge. La sicurezza non è un optional.
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